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Sarà una Turtle Summer
Per vedere le tartarughe marine nel loro habitat naturale non è necessario andare fino alle Galapagos, o intercettare la corrente orientale australiana... Con un po' di fortuna si possono incontrare anche nel Mediterraneo! Ci vuole fortuna perché tutte le specie esistenti di tartarughe marine sono considerate in pericolo di estinzione, a maggior ragione dalle nostre parti, minacciate dalla pesca e dall'abuso del mare. Per questo WWF e Coop Adriatica hanno lanciato la Turtle Summer.
Coop Adriatica già supporta il Progetto Tartarughe WWF con il contributo derivante dalla vendita degli album "Il giro del mondo in 180 figurine", per l'estate invece è prevista una mostra itinerante tridimensionale dedicata alle tartarughe marine! Inaugurata all'Acquario di Cattolica (dove resterà fino al 10 giugno 2012), farà tappa a Venezia (12/17 giugno, il 16 è il "Turtle Day"!), Trieste (19/24 giugno), Parco del Conero (1/8 luglio), Monopoli (15/22 luglio), Policoro (24/29 luglio), Mazara del Vallo (5/12 agosto) e Torre Salsa (14/19 agosto). La mostra è un'occasione per conoscere il ruolo ecologico e i problemi di conservazione di questi preziosi animali grazie a pannelli informativi e all'installazione dedicata alle specie di tartarughe a rischio presenti nel Mediterraneo, rappresentate a grandezza naturale.
Il Progetto Tartarughe WWF è dedicato in particolare alla specie Caretta caretta, presente nei nostri mari. Ogni anno in Italia vengono deposti circa 30 nidi, principalmente tra Sicilia meridionale e Calabria Jonica. Nell'intero bacino del Mediterraneo se ne contano circa 7200. Alberghi, locali, strade, centri balneari possono spaventare una femmina che voglia deporre, ma anche nel caso riesca a farlo la riuscita del nido è a rischio. A mare è l’attività di pesca a costituire il principale problema per le tartarughe. Palangrese, strascico e reti fisse sono gli attrezzi da pesca che provocano il maggior numero di catture e morti. Si stima che ogni anno circa 150 mila tartarughe marine finiscano catturate nelle attrezzature da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40mila muoiano. La loro cattura non è intenzionale ed è anzi di intralcio al lavoro di bordo, ma il pescatore non può evitarlo e l’unica cosa che può fare è rilasciare la tartaruga nelle migliori condizioni possibili. Per questo motivo durante tutta l’estate il progetto prevede azioni di sensibilizzazione dei pescatori su come comportarsi nel caso di catture accidentali.
Un esemplare adulto di Caretta caretta ritrovato dai pescatori e curato dalla Fondazione Cetacea di Riccione è stato rilasciato in mare dal sindaco di Cattolica Piero Cecchini a 2 miglia dalla costa. Altri cinque esemplari catturati accidentalmente dalle reti saranno rilasciati nel mare di Manfredonia, in collaborazione con "Centro Cultura del Mare" A.P.S, i pescatori e La Lega Navale di Manfredonia. Le tartarughe saranno dotate di trasmittenti satellitari per seguirne le rotte in mare e individuare così le aree più frequentate che meritano particolare attenzione.
Per chi passerà l’estate nei nostri mari, infine, il Network Tartarughe che raggruppa 20 centri lungo le coste, tra cui i centri recupero del WWF, invita tutti a segnalare tracce e nidi sulle spiagge e animali in difficoltà al WWF: tel 06 84 49 71, e-mail tartarughe@wwf.it
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