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Diario di bordo di Paolo e Costanza

28 April 2008 ore 12:00

Premessa: la nostra partecipazione è frutto di una e-mail mandata senza speranza (non ci chiameranno mai, figurati!).

 

Giovedì 24 aprile

16.00 - Arriviamo nel pomeriggio al Marina Hannibal, in anticipo rispetto all'appuntamento.

E' già stato un po' un viaggio arrivare col treno da Perugia (sette ore e mezzo). Approfittiamo per assistere agli ultimi frenetici lavori su Adriatica dopo aver preso i primi contatti con Cristina (che sta facendo la spesa per la cambusa) e Carlotta indaffaratissima sulla barca. L'attesa è tutta per Syusy che non vediamo l'ora di conoscere di persona dopo averla seguita per anni in televisione in tutte le sue avventure in giro per il mondo, da cui abbiamo anche preso spunto per fantastiche idee di viaggio.

Quando finalmente arriva Syusy, lì per lì ci sono solo io, del gruppetto dei velisti per caso. L'impatto è semplice, autentico così come lei. Infatti, dopo i vari saluti di benvenuto la prima cosa che domanda è "Ma dove è il gruppetto dei Velisti per Caso che viene con noi?". Non mi pare il vero. Mi precipito con la mano tesa a presentarmi. In breve, dopo il meeting con le autorità, ci ritroviamo tutti ai tavoli della sontuosa cena di pesce organizzata dalla marina in onore di Adriatica: finalmente conosciamo i colleghi di avventura, Nadia e Simona le sportive amiche bionde di Bologna, Walter il pisano-marchigiano dall'arguta battuta. Non poteva andare meglio. E con gran sorpresa e gaudio sono arrivati nel frattempo anche Patrizio e Zoe. non ce l'aspettavamo proprio! Con Zoe inizia da subito un feeling condividendo l'amore per gli animali e per Cuba! La vena ironica di Pat è tale e quale quella dei filmati in tv. Lo si capisce già alle prime battute.

Alle 23 la stanchezza prende il sopravvento e ci avviamo a passare la notte sulla mitica Adriatica, accolti dallo skipper più skipper che c'è, Filippo: capello lungo sbiondato dalla salsedine, occhi azzurro mare/cielo, colorito da ferragosto tutto l'anno!

Adriatica, lo si capisce subito appena ci metti i piedi, non è solo una barca. Adriatica è la sfida, è il sogno, è l'avventura, è la conoscenza, è il giro del mondo!

Il restyling del motore e degli interni non ha tolto la patina del tempo: lo senti ancora il profumo degli oceani, i suoni di paesi lontani, le voci dei tanti ospiti illustri che l'hanno vissuta. Sì sì, è proprio ora di andare a dormire...

 

Venerdì 25 aprile

7.30 - La giornata è intensa, anzi intensissima e la colazione su Adriatica è proporzionale agli impegni che ci aspettano. Conosciamo meglio anche Mattia e Carlotta. Anche loro si vede che non fanno una vita da ufficio! Si parte, inizia il giro turistico vero e proprio. Finalmente vedremo Syusy all'opera, ma stavolta "dietro le quinte" anzi dietro a Giacomo, l'instancabile operatore.

Della bellezza dei mosaici della Basilica di Aquileia è facile entusiasmarsi, ma vuoi mettere il valore aggiunto delle mille sfumature, dettagli, curiosità e misteri che Syusy riesce a scovare e raccontare?

Mi è rimasta stampata in mente l'espressione interdetta della guida di fronte alla richiesta di chiarimenti di Syusy su degli strani e suggestivi pilastri di legno rossiccio all'interno della Basilica, che ovviamente solo lei aveva notato.

Ineguagliabile poi, al museo, il confronto archeo-mitologico tra la professoressa-archeologa e Syusy, che ha avuto il suo apice nell'analisi del bassorilievo del mito del dio Mitra dove alle erudite notazioni della prof. si alternavano i sorprendenti collegamenti di Syusy con il mito mitreo nel mondo. Non pensavo prima di questa esperienza che la visita di un museo potesse essere così avvincente!

13.30 La mattinata si è conclusa degnamente con un ottimo strudel di mele ed il pranzo al sacco necessario per prendere al volo l'occasione di visitare con Patrizio e con le jeep della protezione civile, il parco del Carso dove si trovano le trincee della grande guerra. Un'esperienza piena di significati importanti resi ancor più intensi da un imminente temporale che si è scatenato giusto in tempo per rientrare nelle jeep.

17.30 - Dopo un interessante passaggio al museo di arte contemporanea di Monfalcone, via di corsa alla festa inaugurale di Adriatica a Marina di Lepanto. E' qui che con tanto di banda di sottofondo e autorità varie abbiamo capito di far parte di un evento importante! Pat preso in mano il microfono e la situazione ha trascinato il folto pubblico in un perfetto mix di cerimoniale e spettacolo.

20.00 - La sera arriviamo su Adriatica via mare, affamati e infreddoliti. La serata si fa più intima raccolti tutti insieme nel cuore di Adriatica davanti ad un fumante piatto di pasta, ma il calore dell'atmosfera purtroppo non eviterà il congelamento notturno nelle cuccette!

 

Sabato 26 aprile

7.00 - All'alba, più o meno, Adriatica salpa per il castello di Duino. Il gelo della notte si dissolve in un attimo sul ponte al primo sole del mattino e subito si è pervasi da quella sensazione di libertà e avventura che Adriatica custodisce e regala a chi sa amarla. E sono in molti. Lo si vede dai saluti dei pescatori e delle altre piccole imbarcazioni che incontriamo. Non puoi non notarla Adriatica con il suo scafo "rosso Adriatica"!

A Duino le visite si dipanano in tutta la loro originalità e con Syusy e Patrizio alla regia non poteva essere diversamente. Balziamo in meno che non si dica dalla preistoria dei dinosauri alle grotte mitologiche del dio Mitra (rieccolo!), luoghi davvero suggestivi. Riesco anche a raccogliere un mazzetto di asparagi selvatici per il pranzo, ignara che su Adriatica ci aspetta l'inaugurazione del barbecue di bordo e dei nuovi cuscini all'aperto "rosso Adriatica" in pendant con lo scafo.

13.30, Pesce magistralmente cotto da Carlotta e Mattia, vino e sole friuliani hanno imbandito una preziosa tavola apparecchiata con stoviglieria e tovagliati marinari. Quando ci vuole ci vuole!

L'atmosfera torna intima e amichevole, la compagnia non sembra proprio "per caso".

15.00 - Ma bando ai rilassamenti si riparte per Miramare! Che dire, fantastico il castello, il parco marino del WWF e il parco botanico. Con Zoe ci mangiamo un gelato accordandoci sull'idea che in fondo le donne vivono meglio oggi che a quei tempi, anche nel castello. Dopo le foto di gruppo, (è arrivata anche la gentilissima Silvia della redazione), il rientro su Adriatica ancorata sotto Miramare è giusto in tempo per navigare al tramonto verso Trieste. Ormai anche la fantasia ha mollato gli ormeggi seguendo l'orizzonte marino al calar del sole e Paolo, Walter e Giacomo cercano di rubare le ultime romantiche immagini del giorno.

19.30, L'arrivo a Trieste via mare è qualcosa di unico. La città ti viene letteralmente incontro con tutta la sua storia di mare e di terra che ti avvolge.

Ormai ormeggiati al porto, ci avvolge anche il profumo di pizza che le operose Nadia e Simona hanno appena sfornato sulla super attrezzata cucina di Adriatica. Si mangia, si ride, si scherza, si affetta il prosciutto doc, si chiacchera fino a notte fonda: l'allegra compagnia sembra quella di sempre. Mancano Pat e Zoe e il cuore di mamma Syusy è un po' triste, ma è arrivato il vulcanico Bottazzi.

1.00 - Ognuno di noi "velisti per caso" sa che quella è l'ultima notte su Adriatica.

 

Domenica 27 aprile

8.30 - La mattinata è subito allietata da Michela di Radio Capodistria che con il suo carattere solare ci guida per la città dopo la colazione allo storico Caffè degli Specchi. Trieste è bellissima e forse un po' malinconica come tutti i porti di mare. O forse la malinconia era negli occhi di chi la stava guardando consapevole che Adriatica sarebbe ripartita da lì senza di noi...

14.00 - Restano i ricordi e i ringraziamenti. Ad Adriatica che ci ha permesso di far parte di una bellissima esperienza. A tutto lo staff di persone eccellenti che lavorano con e per Lei, Filippo, Mattia, Carlotta, Cristina, Silvia, Giacomo, Orso, Bottazzi e agli amici, compagni di avventura Nadia, Simona e Walter.

Grazie soprattutto a chi l'ha creata dal nulla, un po' "per caso", facendone un Idea galleggiante, un Progetto in continua navigazione ed una Casa accogliente per spiriti avventurosi e Velisti per caso. Sentendoli parlare si capisce che Adriatica è un po' parte della loro vita. Grazie Syusy, Patrizio e Zoe.

 

Paolo e Costanza

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