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Itinerario nel Golfo di Trieste

29 February 2008 ore 12:00

Quando Adriatica si ferma in un porto, si sa, non passa mai inosservata. Vuoi per la riconoscibilità televisiva, vuoi per la sua appariscente linea rossa, vuoi per la banda che si porta dietro, con Patrizio e Syusy a capofila. C’è sempre qualcosa in cantiere... e non parliamo solo della barca!

Ora che Adriatica come già sapete si trova a Monfalcone, stiamo pensando di organizzare per la messa in acqua una festa a cui sarete tutti invitati a tempo debito. Ci piacerebbeperò organizzare anche un intero weekend inaugurale a vela nella zona attorno a Monfalcone, nel fine settimana del 25 aprile. Un itinerario che abbia come elementi la valorizzazione della tradizione velica del Friuli, la scoperta di luoghi interessanti e misteriosi da visitare che siano raggiungibili via mare e, perché no, qualche sosta enogastronomica per degustare i prodotti tipici del territorio.

Qui entrate in gioco voi: avete consigli da darci? Conoscete qualche posto particolare o qualche curiosità da approfondire nei dintorni di Monfalcone? Che rotta suggerite di intraprendere partendo da lì per un weekend ideale? Verso Trieste e la costa dalmata? Oppure verso il Veneto?

Orso, il nostro stratega turistico di fiducia, sta già lavorando a un percorso. Di seguito vi proponiamo la sua bozza, aperta a tutti i vostri suggerimenti, deviazioni e dirottamenti!

 

3 giorni su Adriatica con Syusy

di Orso (al secolo Marco Schiavina)

 

Venerdì 25 Aprile

Colazione e partenza in minivan per la visita di Monfalcone, Terme e ville romane. Visita della Basilica, del Museo e del sito archeologico di Aquileia (pranzo al sacco).

Ritorno nel pomeriggio a bordo di Adriatica, cena a bordo

Navigazione notturna per arrivare al Castello di Duino.

 

Sabato 26 Aprile

Visita, in gommone, del Castello di Duino tra storia e leggenda. È il primo castello dedicato al culto del dio Sole. A questo castello è legata la leggenda della dama bianca, ispirata da una roccia candida che, vista dal mare, sembra una figura femminile avvolta in un lungo velo. Narra di un sovrano malvagio che gettò la sua sposa da uno strapiombo e il cielo, impietosito dalle grida della fanciulla, la trasformò in pietra prima che toccasse l’acqua.

Ritorno a bordo di Adriatica.

Partenza per il Castello di Miramare e della Riserva Marina di Miramare, dove su prenotazione e con attrezzatura propria è possibile fare immersioni guidate.

Il castello di Miramare è una fortezza asburgica a cui sono legate due leggende popolari: la prima è che chiunque vi trascorra una notte sia destinato a morire al di fuori della patria natale come accaduto a Massimiliano (nominato vice-re in Messico ed ucciso in rivolta) e alla sua consorte impazzita dal dolore; la seconda narra della la presenza del giovane dinasta asburgico che talvolta ricompare nel vasto parco del castello per rimirare le bellissime piante che importò da ogni luogo.

Partenza per Trieste, arrivo in serata. Sistemazione in darsena

Cena a bordo e partenza a piedi e in autobus per il tour dei caffé storici: Caffè Tommaseo, il più antico, del 1830; Caffè San Marco del 1914, distrutto perché ritrovo degli irredentisti divenne il luogo degli intellettuali, tra i quali Saba, Svevo, Giotti, James Joyce; Caffè degli specchi, il salotto buono della città

Ritorno a bordo

 

Domenica 27 Aprile

Colazione a bordo e partenza per la visita della città di Trieste.

Il Museo di Storia e Arte, dove è conservata un’iscrizione misteriosissima recuperata da un edificio non più esistente. L’iscrizione è in “glagolitico”, un alfabeto slavo con lettere a caratteristici ghirigori, derivante dalle minuscole greche. Antonio Trebel, in una minuziosa descrizione urbanistica e storica del 1885, segnalava che i numeri civici 339 e 340, posti a destra della via in cui si trovava l’edificio che recava questa famosa iscrizione, facevano parte di quell’isola di caseggiati che si formò attorno al 1400, a ridosso delle antichissime mura romane. La casa dove secondo la leggenda ROTAT-OMNE-FATUM stava l’iscrizione glagolitica che nessuno seppe o volle mai decifrare, venne costruita nel 1448 da Pietro De Monticulis, detto Cancelliere. La casa in cui si trovava l’architrave fu purtroppo demolita tra le due guerre la porta fu accuratamente smontata e collocata presso l’Orto Lapidario, dove tuttora si trova.

I Sotterranei di Trieste, si dice abbiano anche un mistero nascosto la “Misteriosa camera rossa”. Visita al complesso di gallerie antiaeree tedesche “Kleine Berlin”, rifugio dei militari tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Trieste, come tutte le città storiche, nasconde molti misteri che nascono dal sottosuolo. Esiste una vera e propria città sepolta, fatta di cunicoli scavati nel corso dei secoli, gallerie, tunnel, a volte strettissimi a volte ampi, passaggi misteriosi e segreti. Sulla parte oscura si narrano leggende incredibili, ma che forse tanto fantasiose non sono: una su tutte quella della Camera Rossa che si dice fosse utilizzata dal Tribunale dell’Inquisizione per giudicare gli eretici e torturarli rinchiudendoli in piccole e scomode celle. L’ubicazione è un mistero, alcuni ritengono si trovi sotto la Chiesa di Santa Maria Maggiore, nascosta dagli occhi indiscreti (naturalmente le autorità ecclesiastiche negano l’esistenza della camera e che siano mai state eseguite torture sugli eretici). Un fatto storicamente accertato è che durante la Seconda Guerra Mondiale i cunicoli erano usati dai nazisti come rifugi, la Kleine Berlin era una vera e propria fortezza sotterranea dove gli uomini potevano muoversi senza problemi nel sottosuolo della città, passando dalla zona della Gretta alle cantine del tribunale.

Una curiosità, la Camera Rossa è diventato anche un celebre fumetto di Martin Mystere, l’episodio omonimo è sceneggiato da Alfredo Castelli e illustrato da Franco Devescovi.

Da Piazza Oberdan (a piedi o in bus cittadino) per il Tram de Opcina (una funicolare lentissima di cent’anni fa, che nel suo tragitto attraversa e supera pendenze superiori al 26% e offre splendidi scorci panoramici) la miglior maniera di iniziare a vivere la città, all’Obelisco c’è la passeggiata più amata dai triestini: il Sentiero Napoleonico.

Visita della Piazza Unità d’Italia che fino all’anno 2000 è stata inserita nel Guinness dei primati per aver ospitato il più grande graffito del mondo.

Ritorno a bordo, pranzo, preparazione dei bagagli, saluti e partenza.

 

 

Questi sono gli appunti di viaggio che finora ha raccolto il nostro Orso. Che ne pensate? Ha forse tralasciato qualche tappa? Syusy, già lo sapete, ha un interesse spiccato per misteri, leggende, narrazioni e incongruenze storiche insolute, o mai completamente chiarite. Ci rivolgiamo a tutti i friulani, ma non solo: scriveteci!

Ultima annotazione: se vi trovate nella zona di Monfalcone e vi piacerebbe visitare la barca in cantiere, fatelo! Solo vi consigliamo di aspettare il 20 marzo, quando sarà di nuovo completamente agibile e potrete anche vederne gli interni. Chiedete di Mattia, il nostro secondo di bordo, che sta coordinando i lavori.

Grazie della collaborazione!

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