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Ne parliamo con Mattia

2 February 2008 ore 12:00

Patrizio ci ha raccontato perché Adriatica si trova in cantiere a Monfalcone per due mesi di lavori intensivi, ma per capire sul serio cosa stanno facendo alla nostra Rossa abbiamo intercettato Mattia, che sta seguendo da vicino la ristrutturazione.

 

Silvia: Ciao Mattia, dicci, cosa state facendo su Adriatica?

Mattia: Allora, ti dico a che punto siamo. Abbiamo disalberato la barca, l’albero è stato tolto e dovrà essere controllato in tutte le sue parti e in tutte le sue attrezzature. Nel frattempo abbiamo completamente svuotato la sala macchine, sbarcato il motore e i due generatori, tolte tutte le pompe... Insomma, diciamo che non c'è rimasto niente! Tutto verrà revisionato e decideremo qualche modifica per semplificare gli impianti; soprattutto quello idraulico che abbiamo visto era molto complicato. Semplificheremo al massimo le cose, imbarcheremo un motore nuovo e un generatore solo invece che due, creeremo una tasca di gasolio giornaliera per evitare i problemi che abbiamo avuto in passato di gasolio sporco e compagnia bella. Stiamo valutando anche se rifare le cabine di poppa, vedremo. In questi giorni il sabbiatore è entrato in sala macchine, la sabbierà completamente, poi verrà riverniciata e sarà bellissima!

 

Silvia: Come vi trovate nel cantiere di Monfalcone?

Mattia: A Monfalcone ci troviamo veramente bene. La manodopera è molto competente, sono persone disponibili che sanno quello che fanno. Adriatica suscita come sempre molta curiosità, viene gente di continuo a curiosare, a vedere cosa stiamo facendo e a chiedere se nel prossimo futuro andremo in giro e cosa faremo...

 

Silvia: Com’è stata la tua esperienza con la Fisica in Barca, la tua prima volta su Adriatica?

Mattia: La Fisica in Barca è stata un’esperienza bellissima, i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori e che hanno navigato con noi erano davvero molto coinvolti. È stato un grande piacere stare a contatto diretto con tante persone e avere i ragazzi a bordo. Il giro in realtà è stato anche abbastanza faticoso, principalmente a causa delle condizioni meteorologiche che non ci hanno dato una mano nel rispetto delle tappe.

 

Silvia: Un’ultima cosa, ti portiamo i saluti di Matteo Miceli, che abbiamo presentato sul sito perché è stato nominato velista dell’anno per il 2007. Si è raccomandato di salutare te e Carlotta!

Mattia: Matteo è davvero una gran persona, sono contento che abbia vinto questo titolo! Ti spiego come ci siamo conosciuti, è una storia buffa. Io e Carlotta eravamo a Guadalupa, a Point à Pitre in cerca di un passaggio per continuare il nostro giro zaino in spalla... Facevamo "barca-stop" e abbiamo visto sul molo questa barca che batteva bandiera italiana, a bordo c'era Matteo. Era appena sbarcato dalla famosa navigazione transatlantica che gli è valsa la nomina, noi non lo conoscevamo, ci ha detto di essere appena arrivato dopo una traversata e quando gli abbiamo chiesto con che mezzo ci ha mostrato il suo piccolo catamarano! Inutile dirti come siamo rimasti. Ci ha poi ospitato tre giorni sulla sua barca d'appoggio, insieme al suo preparatore atletico e agli altri due membri dello staff. Tre settantenni in gambissima che ogni sera ci sfidavano a carte pagando pegno in flessioni! Ho un bellissimo ricordo di quei giorni e devo ammettere che i tre signori in quanto a flessioni sono riusciti a stenderci! Con Matteo dopo ci siamo sentiti via email e ci siamo ripromessi di non perderci di vista.

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