Il sito navigabile dei Velisti per Caso!
twitter facebook friendfeed flickr youtube scrivi a

velisti tv

> newsletter

> cerca

> credits

iscriviti alla
newsletter


cerca nel sito

Adriatica a Bali e poi a Singapore

2 September 2003 ore 00:00

Ciao amici, ho un sacco di cose da raccontarvi. I giorni passano velocemente, gli avvenimenti e gli incontri si accumulano e io mi ritrovo sempre un po' in ritardo a passarvi le notizie!

Dunque dunque: a Bali abbiamo imbarcato Sandro Bottazzi, che come sapete è uno dei papà di Adriatica, sua moglie Lorella e sua cugina Renata, accompagnata da Matthew, il boyfriend inglese. Sandro e Lorella hanno avuto finalmente il battesimo oceanico su Adriatica, visitando personalmente alcuni dei posti che Patrizio e Syusy filmeranno e prima o poi presenteranno ai numerosissimi seguaci dei Velisti per Caso. Il quadretto familiare era completo, se si considera che a bordo c'erano già Giulia, figlia di Sandro e Lorella, col fidanzato Andrea. I due simpatici ragazzi avevano infatti fatto parte del "glorioso equipaggio che ha portato Adriatica a vincere la regata Bali-Kupang". Beh, per farla corta posso dire che la compagnia era ottima e che abbiamo passato una settimana molto piacevole, visitando dei posti meravigliosi.

Abbiamo navigato fino al piccolo arcipelago delle Kangean, un centinaio di miglia a nord di Bali. Siamo andati un po' "a fiuto", perché non eravamo riusciti a raccogliere informazioni certe su quella destinazione, ma l'incertezza, il rischio e... alcuni tratti di navigazione un po' vivace, sono stati ampiamente premiati dalla scoperta di alcuni angoli di paradiso. Sicuramente non c'è mai stato un regolare passaggio di barche, anzi! E così abbiamo accettato di buon grado la gentile invasione di molti abitanti dei villaggi, incuriositi e divertiti dalla presenza di questa grossa barca rossa, tanto da volerla vedere da vicino, salirci a bordo, toccare con mano la ruota del timone, i verricelli e tutto quanto era nuovo ai loro occhi, cercando poi di ricambiare la nostra ospitalità con un pesce, una noce di cocco, una conchiglietta sbiadita: una testimonianza qualsiasi della loro amicizia!

Giorni tranquilli e rilassanti, scanditi da un sole onnipresente e una costante brezzolina per mitigarne il calore. Tornati a Bali, Sandro e io ci siamo presi una mezza giornata di "libera uscita" e ce ne siamo andati a fare un paio di immersioni con fiocchi e controfiocchi!

Ma ancora una volta arriva il momento di dire arrivederci agli amici. Un po' di commozione, un po' di nostalgia. Tutti partono e rientrano alle loro occupazioni di sempre, mentre Gigi, Federica e io prepariamo Adriatica per le mille miglia che la separa da Singapore.

Sei giorni filati via lisci, navigazione senza particolari spunti di rilievo, vento medio-debole da sud est (ma Adriatica, i suoi 6-7 nodi se li fa anche con soli 10-15 nodi di vento), mare poco mosso, tentativi infruttuosi di pesca, un acquazzone sparuto, appuntamenti radio mattutini con le barche ormai amiche che hanno partecipato con noi alla regata di Darwin, pastasciutte e insalatone. L'unica nota un pochino inquietante sono stati i continui, direi quotidiani, messaggi di emergenza che ci arrivavano dall'Inmarsat (uno strumento di bordo che emette bollettini, avvisi ai naviganti, emergenze di ogni genere) per segnalare i reiterati attacchi pirateschi nello stretto di Malacca ai danni di grossi porta-containers, cargo, petroliere.

E' questa una realtà ormai di vecchia data, che ogni tanto vive dei momenti di particolare recrudescenza e... questo e' uno di quelli! A noi, per andare in Thailandia, lo Stretto di Malacca ci tocca farlo per forza e, nonostante gli attacchi riportati ufficialmente siano rivolti esclusivamente alle grosse navi, la situazione non ci fa piacere e ci mette leggermente a disagio!

L'arrivo a Singapore, preceduto da un temporale impressionante durato un paio d'ore, ci ha lasciati senza parole: sapevamo che questo porto è il più grande del mondo, ma certo non ne immaginavamo le dimensioni, il traffico di imbarcazioni, il numero di navi gigantesche all'ancora o in movimento da una banchina all'altra, il via vai dei rimorchiatori, chiatte, unita' della Guardia Costiera e chi più ne ha più ne metta. Beh, per darvi un'idea delle dimensioni vi dico solo questo: dal momento in cui siamo entrati nello Stretto di Singapore, che delimita la parte sud del porto, fino al Marina in cui siamo ormeggiati adesso, che e' nella parte ovest del porto, abbiamo navigato per 6 ore, a motore, a una velocità media di 7 nodi!!

Il nostro immediato programma prevede tre avvenimenti salienti: i primi due sono l'incontro imminente con l'Ambasciatore italiano qui a Singapore Guido Scalici e la partenza altrettanto imminente di Federica. La nostra cara marinaretta-tuttofare, infatti, dopo due mesi e mezzo di permanenza su Adriatica sta per lasciarci e rientrare a Milano per l'inizio del suo ultimo anno di liceo. Che dirle? Che ci mancherà? Troppo poco! Che è stata brava? Troppo poco! Sintetizziamo le emozioni con un bel GRAZIE, sperando di poterla avere ancora a bordo sometime, somewhere...

Il terzo avvenimento è la partenza di Adriatica fra qualche giorno per Phuket, Thailandia, dove la "Rossa" si prenderà un meritato riposo di un paio di mesi. Alle prossime, amici.


Irene

Skipper di Adriatica insieme a Gigi

Inserisci commento

Inserisci il codice

riportato qui a fianco

Questo website utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza d'uso. Proseguendo la navigazione date implicitamente il consenso all'uso dei cookie. close [ informazioni ]