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I progetti universitari di Evoluti per Caso

Ecco quali sono le Università coinvolte e cosa faranno in Sud America

UniBo: Marco Passamonti, Valerio Scali & co.

Ecco i naturalisti dell'Università di Bologna!

UniBo: Gianni Siroli & co.

Dagli abissi alle stelle? Fisici e AstroFisici su Adriatica!

UniBo: Davide Pettener & co.

Antropologi evoluzionisti tra gli Uros sul Titicaca

UniBo: Stefano Tinti & co.

Un team di "tsunamisti-maremotologi" in Cile

Università di Ferrara: Guido Barbujani & co.

Genetisti in Argentina per ricostruire il dna dei desaparecidos

Università di Padova: Mariella Rasotto, Rudi Costa & co.

Naturalisti a bordo, da Padova alla Terra del Fuoco

Università di Padova: Andrea Pilastro & co.

Naturalisti in cerca di balene nella penisola di Valdés

Università di Pavia: Ausonio Ronchi, Andrea di Giulio & co.

Un gruppo di geologi esperti in scienze della terra in Patagonia!

Roma Tor Vergata: Gabriele Gentile & co.

Il gruppo di naturalisti dell'Università di Roma, alle Galapagos

ScienzaGiovane

Un sito scientifico-divulgativo dell'Università di Bologna

Università di Siena: Francesco Frati

Con Viola Tanganelli alle Galapagos

Pikaia.eu

Il portale dell'evoluzione, in evoluzione...

Milano Bicocca: Telmo Pievani & co.

Epistemologi della scienza alle prese con la biodiversità umana. (eh?)

Roma Tor Vergata: Valerio Sbordoni & co.

Biologi alla fine del mondo!

Museo di Storia Naturale di Milano: Cristiano Dal Sasso

Il paleontologo che ha descritto il primo dinosauro italiano: CIRO!

La scienza vista dai professori

Mica vorremo estinguerci come i dinosauri?

La scienza vista dai professori

"La scienza non è difficile, tutto sta in come se ne parla". I professori che hanno raggiunto Adriatica alla Festa di Napoli su questo punto sono concordi. E lo sono anche Syusy e Patrizio, entusiasti del viaggio al seguito dei gruppi di ricerca. Durante la conferenza spettacolo alla Città della Scienza, abbiamo tirato un po' le somme, in attesa di vedere dal 30 Luglio le puntate televisive su Rai 3.

 

Ha rotto il ghiaccio Gabriele Gentile, ormai per tutti "Iguana Jones", naturalista di Roma Tor Vergata che su Adriatica è stato alle Galapagos. "E' stata una sopresa avere Patrizio con noi in quel modo: è stato bravissimo a collaborare con il gruppo in un lavoro per cui, forse, all'inizio era un po' impreparato. Alla fine si è solo un po' arrostito...". Inutile, forse Pat avrà capito come si rileva il patrimonio genetico di un'iguana, ma a ricordare crema solare e berretto non imparerà mai!

"Le Galapagos - ha spiegato Gentile - sono uno dei paradigmi dell'evoluzione, riserva protetta della biosfera dal '79. Ma oggi sono a rischio, perché appartengono a un paese povero, l'Ecuador, che sta faticosamente cerando una sua via dello sviluppo e non le tutela come si dovrebbe".

Di questo passo, tra pochi anni, il laboratorio a cielo aperto di Darwin potrebbe esistere solo tra le pagine del suo "Viaggio di un naturalista intorno al mondo"...

 

Gianni Siroli dell'Università di Bologna e Paola Catapano hanno presentato la spedizione al radiotelescopio Alma di Atacama. "Lui è un fisico e lei ha il fisico!", la presentazione di Syusy. Paola, che è giornalista scientifica di Rai Educational e lavora al Cern di Ginevra, ha suggerito di cercare l'origine della vita nelle stelle. "Siamo figli delle stelle? Lo diceva anche Alan Sorrenti!", ha ribattuto Pat. Un'intuizione questa che aveva già avuto anche Charles Darwin, pur senza strumenti sofisticati a disposizione come il radiotelescopio di Alma (che potrebbe captare il segnale di un cellulare sulla Luna) e... molti anni prima di Sorrenti!

 

Presentando Maria Berica Rasotto e Rudi Costa dell'Università di Padova, Patrizio ha sottolineato come dal particolare scientifico si arrivi facilmente a parlare di tutto. In Cile, campionando "organismi intertidali" (cioé quelle bestioline che sincronizzano il proprio orologio biologico alle maree), si è arrivati a parlare delle cooperative di pescatori, della loro economia, del loro ambiente e perfino di Pinochet che, aprendo il mercato alle multinazionali della pesca, ha contribuito a distruggere un ecosistema naturale, economico e culturale. "La scienza andrebbe sempre coinvolta per risolvere i problemi della vita quotidiana", ha commentato la Rasotto. Una spedizione che ha fruttato 100 specie incontrate e classificate, di cui una scoperta ex novo, per una rotta strettamente darwiniana e tre settimane di navigazione lungo il Cile meridionale. Costa ha ammesso: "Nella vita mi occupo di altro, di moscerini, ma mi sono riciclato volentieri in questa spedizione per provare l'emozione di navigare nei luoghi delle mie letture scientifiche, tante volte immaginati".

 

Anche con Telmo Pievani, filosofo della scienza dell'Università Milano Bicocca", si è partiti dalla teoria dell'evoluzione per indagare il sociale, in Ecuador. "Ci siamo infilati in una grotta dell'Amazzonia a cercare un uccellino cieco, unto e sfigato... Perché?!", si chiede (e chiede) Patrizio. Semplice, per spiegare il rapporto tra ambiente, biodiversità e varietà. Per lo stesso motivo, Pievani ha classificato anche tutte le oltre 70 varietà di banane che crescono nelle piantagioni gestite da Altromercato, mentre Pat con grande dedizione scientifica assaggiava. "E' facile capire come l'Homo Sapiens ha colonizzato il continente americano - ha spiegato Telmo - lungo la sua linea di discesa, da nord a sud, scompaiono progressivamente le tracce di tutti i grandi mammiferi... ce li siamo mangiati!". Pat è decisamente un prototipo di Homo Sapiens.

 

Anche Syusy e il gruppo del Professor Davide Pettener, bioantropologo dell'Università di Bologna, hanno indagato le dinamiche dell'adattamento, sulle Ande in Perù, dove si sono trovati piuttosto... disadattati! Delle altitudini proibitive per il nostro fisico, dove una distanza normalmente percorsa in venti minuti, richiede almeno due ore e mezza di cammino. "Grazie a Evoluti per Caso e a Altromercato - ha detto Pettener - siamo stati il primo gruppo di ricercatori al mondo a poter avvicinare e studiare le popolazioni sul lago Titicaca, gli Uros. Abbiamo raccolto tantissimi campioni di DNA e gli studenti in viaggio con noi faranno su questi dati le loro tesi di laurea specialistica." Davvero un risultato niente male.

 

Pat ha chiuso l'incontro introducendo l'ultimo dei professori presenti a Napoli: Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano. Insieme hanno raccontato la spedizione in Patagonia, indietro nel tempo sulle tracce dei dinosauri, in visita allo scavo Argendino (un progetto italo argentino ancora in corso). I fossili di dinosauro rappresentano una prospettiva ancora diversa per capire i meccanismi dell'evoluzione, anche Darwin sarebbe stato d'accordo... se non ha potuto dichiararlo, è solo per questioni cronologiche: è vissuto infatti anni prima che i paleontologi scoprissero le "preziose ossicine" (per dirla con le parole di Pat, paleontologo per caso).

Abbiamo capito che il viaggio è stato intenso e ricco di spunti, che vedremo nel racconto televisivo di quest'estate.

 

Insieme ai presenti a Napoli, salutiamo anche gli altri professori che si sono imbarcati (letteralmente) nell'avventura di Adriatica: Guido Barbujani (Ferrara), Valerio Sbordoni (Roma Tor Vergata), Francesco Frati (Siena), Ausonio Ronchi e Andrea di Giulio (Pavia), Marco Passamonti, Valerio Scali e Stefano Tinti (Bologna), Ceclia Veracini (Firenze) e Andrea Pilastro (Padova). Loro saranno il cuore di "Evoluti per Caso" e hanno dimostrato di essere ottimi protagonisti: preparatissimi, entusiasti e disponibili a mettersi in gioco anche quando si è trattato di riderci sopra. Una cosa su cui non c'è niente da ridere, però, è la piega che sta prendendo l'insegnamento delle scienze nelle scuole italiane: Darwin ancora non ha riavuto il suo posto nei programmi ministeriali. I professori sono convinti, quello dello scienziato è il mestiere più bello del mondo e vogliono dimostrarlo. Accettate la sfida?

 

 

Silvia Salomoni

Redazione Velistipercaso.it

 

"La scienza non è difficile, tutto sta in come se ne parla". I professori che hanno raggiunto Adriatica alla festa di Napoli su questo punto sono concordi. E lo sono anche Syusy e Patrizio, entusiasti del viaggio al seguito dei gruppi di ricerca. Durante la conferenza spettacolo alla Città della Scienza, abbiamo tirato un po' le somme, in attesa di vedere dal 30 Luglio le puntate televisive su Rai 3.

Ha rotto il ghiaccio Gabriele Gentile, ormai per tutti "Iguana Jones", naturalista di Roma Tor Vergata che su Adriatica è stato alle Galapagos. "E' stata una sopresa avere Patrizio con noi in quel modo: è stato bravissimo a collaborare con il gruppo in un lavoro per cui, forse, all'inizio era un po' impreparato. Alla fine si è solo un po' arrostito...". Inutile, forse Pat avrà capito come si rileva il patrimonio genetico di un'iguana, ma a ricordare crema solare e berretto non imparerà mai! "Le Galapagos - ha spiegato Gentile - sono uno dei paradigmi dell'evoluzione, riserva protetta della biosfera dal '79. Ma oggi sono a rischio, perché appartengono a un paese povero, l'Ecuador, che sta faticosamente cerando una sua via dello sviluppo e non le tutela come si dovrebbe".

 

Di questo passo, tra pochi anni, il laboratorio a cielo aperto di Darwin potrebbe esistere solo tra le pagine del suo "Viaggio di un naturalista intorno al mondo"...

Gianni Siroli dell'Università di Bologna e Paola Catapano hanno presentato la spedizione al radiotelescopio Alma di Atacama. "Lui è un fisico e lei ha il fisico!", la presentazione di Syusy. Paola, che è giornalista scientifica di Rai Educational e lavora al Cern di Ginevra, ha suggerito di cercare l'origine della vita nelle stelle. "Siamo figli delle

stelle? Lo diceva anche Alan Sorrenti!", ha ribattuto Pat. Un'intuizione questa che aveva già avuto anche Charles Darwin, pur senza strumenti sofisticati a disposizione come il radiotelescopio di Alma (che potrebbe captare il segnale di un cellulare sulla Luna) e... molti anni prima di Sorrenti!

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Presentando Maria Berica Rasotto e Rudi Costa dell'Università di Padova, Patrizio ha sottolineato come dal particolare scientifico si arrivi facilmente a parlare di tutto. In Cile, campionando "organismi intertidali" (cioé quelle bestioline che sincronizzano il proprio orologio biologico alle maree), si è arrivati a parlare delle cooperative di pescatori, della loro economia, del loro ambiente e perfino di Pinochet che, aprendo il mercato alle multinazionali della pesca, ha contribuito a distruggere un ecosistema naturale, economico e culturale. "La scienza andrebbe sempre coinvolta per risolvere i problemi della vita quotidiana", ha commentato la Rasotto. Una spedizione che ha fruttato 100 specie incontrate e classificate, di cui una scoperta ex novo, per una rotta strettamente darwiniana e tre settimane di navigazione lungo il Cile meridionale. Costa ha ammesso: "Nella vita mi occupo di altro, di moscerini, ma mi sono riciclato volentieri in questa spedizione per provare l'emozione di navigare nei luoghi delle mie letture scientifiche, tante volte immaginati".

 

Anche con Telmo Pievani, filosofo della scienza dell'Università Milano Bicocca", si è partiti dalla teoria dell'evoluzione per indagare il sociale, in Ecuador. "Ci siamo infilati in una grotta dell'Amazzonia a cercare un uccellino cieco, unto e sfigato... Perché?!", si chiede (e chiede) Patrizio. Semplice, per spiegare il rapporto tra ambiente, biodiversità e varietà. Per lo stesso motivo, Pievani ha classificato anche tutte le oltre 70 varietà di banane che crescono nelle piantagioni gestite da Altromercato, mentre Pat con grande dedizione scientifica assaggiava. "E' facile capire come l'Homo Sapiens ha colonizzato il continente americano - ha spiegato Telmo - lungo la sua linea di discesa, da nord a sud, scompaiono progressivamente le tracce di tutti i grandi mammiferi... ce li siamo mangiati!". Pat è decisamente un prototipo di Homo Sapiens.

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Anche Syusy e il gruppo del Professor Davide Pettener, bioantropologo dell'Università di Bologna, hanno indagato le dinamiche dell'adattamento, sulle Ande in Perù, dove si sono trovati piuttosto... disadattati! Delle altitudini proibitive per il nostro fisico, dove una distanza normalmente percorsa in venti minuti, richiede almeno due ore e mezza di cammino. "Grazie a Evoluti per Caso e a Altromercato - ha detto Pettener - siamo stati il primo gruppo di ricercatori al mondo a poter avvicinare e studiare le popolazioni sul lago Titicaca, gli Uros. Abbiamo raccolto tantissimi campioni di DNA e gli studenti in viaggio con noi faranno su questi dati le loro tesi di laurea specialistica.". Davvero un risultato niente male.

 

Pat ha chiuso l'incontro introducendo l'ultimo dei professori presenti a Napoli: Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano. Insieme hanno raccontato la spedizione in Patagonia, indietro nel tempo sulle tracce dei dinosauri, in visita allo scavo Argendino (un progetto italo argentino ancora in corso). I fossili di dinosauro rappresentano una prospettiva ancora diversa per capire i meccanismi dell'evoluzione, anche Darwin sarebbe stato d'accordo... se non ha potuto dichiararlo, è solo per questioni cronologiche: è vissuto infatti anni prima che i paleontologi scoprissero le "preziose ossicine" (per dirla con le parole di Pat, paleontologo per caso).

Abbiamo capito che il viaggio è stato intenso e ricco di spunti, che vedremo nel racconto televisivo di quest'estate.

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Insieme ai presenti a Napoli, salutiamo anche gli altri professori che si sono imbarcati (letteralmente) nell'avventura di Adriatica: Guido Barbujani (Ferrara), Valerio Sbordoni (Roma Tor Vergata), Francesco Frati (Siena), Ausonio Ronchi e Andrea di Giulio (Pavia), Marco Passamonti, Valerio Scali e Stefano Tinti (Bologna), Ceclia Veracini (Firenze) e Andrea Pilastro (Padova). Loro saranno il cuore di "Evoluti per Caso" e hanno dimostrato di essere ottimi protagonisti: preparatissimi, entusiasti e disponibili a mettersi in gioco anche quando si è trattato di riderci sopra. Una cosa su cui non c'è niente da ridere, però, è la piega che sta prendendo l'insegnamento delle scienze nelle scuole italiane: Darwin ancora non ha riavuto il suo posto nei programmi ministeriali. I professori sono convinti, quello dello scienziato è il mestiere più bello del mondo e vogliono dimostrarlo. Accettate la sfida? Dal 30 Luglio su Rai 3.

 

Silvia Salomoni

Redazione Velistipercaso.it

 

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