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L'Energia: come si forma e come si trasforma

19 June 2008 ore 15:00

Con Enel si è parlato, come sapete, di energia. A dire il vero tutti, ultimamente, parlano di energia, fonti energetiche, rinnovabilità. Ma l’energia sapete cos’è? Ve lo diciamo con le parole di Massimo, Daniela e Irene dell’Enel, che hanno accompagnato Adriatica in ogni tappa. "E’ la capacità di un sistema di compiere lavoro: l’energia fa sì che le cose possano avvenire" spiega Daniela. Tutti sappiamo che per fare qualcosa dobbiamo spendere una parte della nostra energia, per esempio per spostare un oggetto. In questo caso parliamo di energia meccanica. Utilizzando energia per scaldare una pentola d’acqua parliamo invece di energia termica. L’energia non solo ha diverse facce, ma è anche una trasformista: pensate ad esempio a come l’energia chimica della benzina si trasformi in energia cinetica, cioè movimento! Lo stesso principio per il quale l’energia chimica del cibo ci permette di muoverci. "Il problema è che ogni volta che trasformo perdo dei pezzi!"

Significa che un po’di energia è dispersa in energia termica (calore): nel caso dell’auto viene persa attraverso i fumi di scarico, il calore del radiatore e del motore.

 

Vabbè, trasformo, ma quest'energia da dove viene? Quasi tutta dal sole! Non ci credete? Pensate a tutte le fonti energetiche che conoscete. Forza, i ragazzi delle scuole le hanno indovinate quasi tutte!

Raggi del sole, facile. E poi carbone, petrolio e gas naturale: sono le famose fonti fossili, che con il sole c’entrano eccome. Infatti derivano dalla trasformazione nel sottosuolo, col passare dei millenni, di resti vegetali che come sappiamo, crescono grazie al sole! Allo stesso modo le biomasse derivano indirettamente dalla stella a noi più vicina. E che mi dite delle centrali idroelettriche? Che funzionano grazie all’acqua dei torrenti, certo ma... l’acqua dei torrenti non è che una tappa del ciclo dell’acqua, messo in moto ancora una volta dal sole. Così come vento e correnti oceaniche, altro non sono che spostamenti di masse fluide con temperatura diversa, sulla quale il sole influisce.

 

Esistono però fonti indipendenti dal sole, cioè il calore del sottosuolo (geotermia), l’energia nucleare e la forza delle maree. Quali sono le fonti che utilizziamo?

Attualmente l’88% delle fonti sfruttate nel mondo è fossile. Si tratta di fonti non rinnovabili: una volta utilizzate non si riformano con velocità paragonabili a quelle del consumo umano, perché impiegano migliaia di anni a costituirsi.

Una delle strade da seguire per soddisfare il nostro fabbisogno energetico sono le fonti rinnovabili. Enel se ne occupa "Si tratta di energia idrica, eolica solare; di energia del moto ondoso e delle maree; di energia dalle biomasse e geotermica". Non tutte ugualmente sfruttabili, ma con una caratteristica comune: "Il bassissimo impatto ambientale che consente uno sviluppo sostenibile per un tempo indeterminato" ci spiegano. Al momento quasi la metà dell’energia prodotta da Enel in Italia deriva da fonti rinnovabili, soprattutto energia idroelettrica, insieme a una minor quantità di geotermica ed eolica. Su Adriatica invece possiamo vedere il pannello fotovoltaico e due pale eoliche installati da Enel per seguire la scia del Beagle.

"L’effetto fotovoltaico consiste nella conversione della radiazione solare in energia elettrica" raccontano gli esperti, che ci hanno anche rivelato da dove deriva il termine fotovoltaico: da foton, cioè luce in greco, e voltaico da Alessandro Volta. "La tecnologia fotovoltaica sfrutta la proprietà di alcuni materiali, come il silicio, che essendo semiconduttori, producono energia elettrica". Le celle fotovoltaiche, sensibili alle radiazioni solari, sono organizzate come dei wafer! Le “cialde” sono sottili strati di silicio opportunamente trattati e la “crema” è la zona di separazione, detta giunzione p-n. La luce colpisce la cella fotovoltaica e in corrispondenza della zona di separazione, tra i due strati, si generano coppie di cariche elettriche di segno opposto. E poiché gli opposti si attraggono e gli elettroni si muovono... collegando le due “cialde” di silicio si genera una corrente elettrica.

L’energia eolica è invece il prodotto della conversione dell’energia cinetica del vento in energia elettrica: è stata la prima fonte energetica rinnovabile usata dall’uomo. "I generatori eolici sono costituiti da un certo numero di pale fissate su un mozzo, progettate per sottrarre al vento parte della sua energia cinetica e trasformarla in energia meccanica di rotazione. Tutto è collegato a un moltiplicatore di giri e a un’alternatore, che converte l’energia meccanica in energia elettrica".

Allora anche ai tecnici Enel dobbiamo augurare “Buon vento!”

 

Ilaria Selvaggio

Inviata di Velistipercaso.it su Adriatica

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