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Una bella navigazione, ma a vista

26 August 2002 ore 20:00

Dopo aver atteso a Taveuni l'arrivo di Natasha Stefanenko e suo marito Luca, di Vito, Luciano e Daniele l'operatore, assieme a Vapensiero siamo salpati per attraversare il canale (circa 15 miglia) che ci separa dall'isola di Kioa.

Fino ad un minuto prima splendeva il sole e tutto era calmo. Poi, improvvisamente, il cielo si è coperto, il vento si è alzato a più di 25-30 nodi e il mare è arrivato a quattro metri di onda. E' stata una navigazione veloce e bella, con le due barche di conserva, senonchè le carte della zona sono errate di circa un miglio di longitudine.
E i segnali dei canali navigabili tra i coralli non sono più visibili: l'ultimo tifone li ha tolti e nessuno li ha rimessi al loro posto.

Quindi ci sono stati momenti di tensione, con i due cartografi (Vanni su Adriatica e Irene su Vapensiero) entrambi sottocoperta e i due capitani (Marco su Adriatica e Gigi su Vapensiero) ad ascoltare ed interpretare i loro consigli e a consultarsi per radio. Ovviamente, tutto è finito bene. Marco e Gigi (e anche Irene e Vanni) mi danno molto affidamento. Però mi ha stupito che possano esistere zone del mondo in cui, con la scusa che c'è poco movimento di barche, gli Istituti Cartografici non aggiornano le mappe.

Il nostro magnifico sistema computerizzato Cimap, che ci permette di seguire le rotte e la relativa posizione della nostra barca come su un videogioco sullo schermo del computer, non ci può fare nulla: fanno testo comunque le carte ufficiali. Che però, in questo caso, non sono aggiornate.

Avremmo voluto buttare l'ancora davanti al villaggio di Kioa, ma uno stranissimo vento da nord-ovest (che da queste parti non si vedeva, pare, da mesi) ce lo ha impedito. Allora siamo andati in una baia poco distante, che offriva un riparo migliore. Comunque piove, e fa freddo. Se in Europa il tempo è bizzarro, qui la situazione non è molto migliore. Saremmo nella stagione secca, invece piove sempre.

 

Patrizio

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