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Speriamo che il tempo migliori!

15 July 2019 ore 16:00

Sono le dieci di sera e io sono in pozzetto, al riparo della cappottina di Adriatica, di guardia, vestito di cerata e stivali, come d'inverno.

È l'ultima settimana all'Elba, prima del trasferimento verso sud, ma il maltempo che sta colpendo quasi tutta l'Italia, sta mettendo a dura prova Adriatica e il suo equipaggio, cioè io.

È da stamattina che uno scirocco scuro e duro soffia rafficato nella rada di Portoferraio. 15, 20, 30 e più nodi di vento sferzano questo specchio d'acqua protetto e riescono a formare un'onda corta di quasi mezzo metro. Scrosci di pioggia fredda e violenta completano una giornata quasi invernale.

La rada è affollata di barche che cercano un rifugio sicuro, ma non si contano le barche che arano, le cui ancore non tengono e derivano senza controllo.

 

Stamattina, una barca è venuta addosso alla nostra catena, quasi sulla nostra prua. Per fortuna, un mio amico, Gianluca, il giovanissimo e bravo skipper della goletta "Rosie Probert Too", è venuto a darmi una mano col suo tender. Pericolo scampato! Ma non per molto.

Dopo poco, sento degli strani rumori, schizzo fuori e vedo sfilare a meno di due metri dalla mia fiancata sinistra una barca a vela apparentemente deserta. Ancora Gianluca arriva in soccorso, salgo a bordo del suo tender ed insieme abbordiamo la barca, che sta derivando solitaria verso il porto commerciale.

Saltiamo sulla poppa stile pirati e cominciamo a urlare per vedere se c'è qualcuno. E qualcuno c'è davvero: un signore attonito per la nostra presenza e per la barca in balia delle onde esce fuori con i pantaloni mezzi calati. Io vado a salpare l'ancora, mentre Gianluca da indicazioni allo skipper al timone. Dopo dieci minuti siamo di nuovo ancorati in un punto più riparato e la barca è salva.

 

E Adriatica? Lei è tranquilla con la sua ancora Bruce da 50 kg e 50 metri di catena su 6 metri di fondo. Io un po' meno e dopo un po' aggiungo altri 10 metri di catena e poi, nel pomeriggio, altri 10. Adriatica non si muove e la traccia GPS e alcuni riferimenti a terra mi confortano e mi tranquillizzano.

Ma allora che ci faccio in pozzetto a prendere freddo al buio?! Aspetto. E intanto scrivo questo post. Come diceva Rossella O'Hara "Domani è un altro giorno".

Speriamo sia migliore!

 

Bruno Morelli

Skipper di Adriatica

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