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Siamo arrivati a Tonga

2 August 2002 ore 20:00

Rieccomi, anzi, rieccoci perché sono in barca (finalmente) con Zoe e con Syusy. Gli altri che si trovano a bordo adesso sono, oltre ai soliti Marco e Vanni e Marianna in qualità di marinai, Giovanni e Giacomo come montatori e Giuseppe come operatore. Antonella, il quarto marinaio, è sbarcata ad Apia, alle Samoa: ha dovuto tornare a Roma.

Mi fa impressione vedere Giuseppe (Ghinami) in barca: lui è il nostro complice principale, l’artefice di tutti i nostri pezzi di Turistipercaso, ma finora era sempre rimasto a Bologna, a coordinare il montaggio e la confezione delle varie puntate, assieme a Cristoforo (e Luca, Valentina, Chiara, Andrea-il-dottore, Andrea-Triglia, Michela, Antonella, Giuseppino, Alessandro, Daniela, Deborah e altri che adesso non riesco a ricordare, ma che vorrei salutare). In barca Giuseppe si muove male, alto com’è sbatte dappertutto. Ma non perde un colpo. E non sta neanche troppo male.

A proposito: ieri non ho scritto nulla perché ero a pezzi, in cuccetta. Abbiamo navigato da Niuatoputapu alle Vava’u (entrambe isole del regno di Tonga). Erano 180 miglia. Il vento, anziché da est-nord-est, soffiava da sud: in pratica è stata tutta una bolina, cioè col vento contro. Le famose 50 tonnellate di Adriatica hanno sbattuto di prua per 30 ore. Io ho vomitato 4 volte, Zoe 3. Purtroppo, in questo, è proprio mia figlia, e anche lei deve fare i conti col mal di mare. Non si è mai lamentata, è stata buona-buona nella cuccetta accanto a me, come un cucciolino triste…

Di mal di mare non si guarisce mai del tutto, secondo me. Ci si può abituare. Io, ormai, le andature portanti le reggo, la bolina no… ma queste non sono cose importanti.

La cosa importante è che siamo finalmente a Tonga. Le isole sono belle, non leccatine e perfettine come la Polinesia francese: qui si capisce che l’Occidente non ha lasciato una traccia così determinante. Purtroppo il tempo fa i capricci: nonostante luglio sia il mese più secco, piove spesso, e non fa molto caldo. Gli incontri più interessanti, ovviamente, sono con le persone. A Niuatoputapu abbiamo conosciuto una strana famiglia, di cui vi parlo domani. Adesso devo andare a spedire i 5 minuti di filmato giornalieri…


Patrizio

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