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Ponza all'orizzonte!

27 August 2019 ore 20:00

Lasciamo Ventotene con un po' di rimpianto per la sua bellezza e tranquillità. Un'isola dove passare una settimana a fare bagni e a meditare. Anche qui contiamo di ritornare nei prossimi anni.

Navighiamo per circa un'ora a motore finché si alza un venticello leggero di ponente. Finalmente possiamo andare a vela. Armiamo il Code Zero, una grande vela non inferita da vento leggero simile al gennaker, ma più adatto alla bolina larga e al traverso. Giuseppe è al timone, io alle manovre. Adriatica comincia a navigare a vela, 2 nodi, 3 nodi, fino a 5 nodi con 6 o 7 nodi di vento apparente. Giuseppe non vede, ma con la sua sensibilità orza e poggia istintivamente per mantenere la vela piena di vento e la barca veloce, anche lui è un navigatore scalzo, che non ha bisogno di strumenti di navigazione.

 

Ponza è all'orizzonte, inavvicinabile per il momento, ma a noi interessa il silenzio e il vento che ci accarezza e sospinge Adriatica. Facciamo due lunghi bordi, durante i quali prepariamo il pranzo, grazie a Sharon, Federica e Nadia. Ridiamo, scherziamo, ascoltiamo musica in pozzetto. Potremmo continuare all'infinito senza stancarci. Ma arriva l'ora di dirigersi su Ponza per un ultimo bagno e per trascorrere la notte. Avvolgiamo il Code Zero e accendiamo il motore.

E subito dopo una grande sorpresa: tre delfini, delle stenelle, vengono a trovarci e a giocare sul dritto di prua con salti e capovolte. L'equipaggio è incontenibile dalla gioia, persino Dario, fotografo e "selfista" compulsivo, dimentica  il telefonino per godersi il momento. Dopo un'oretta arriviamo a Ponza, a Cala del Core, una baia magnifica con le falesie chiare e scure a picco su un mare dal fondo di sabbia bianca.
La serata trascorre serena in questo luogo incantevole.

 

Prima di cena, su invito di Dario, ci riuniamo a tavola e rimaniamo in silenzio qualche minuto ad ascoltare il mare e la brezza e i nostri pensieri. Poi, ognuno di noi è invitato da Dario ad esprimere un pensiero o una sensazione su questa crociera. Le parole chiave sono ringraziamento, sospensione, scoperta, ecc., che affideremo a dei messaggi racchiusi in una bottiglia da affidare al mare, sperando che prima o poi qualcuno li legga. Dopo cena tutti sul ponte a guardare le stelle, spiegate da Vincenzo, un non vedente con una grande fantasia e una parlantina ancora più grande: anche questo succede in questa crociera unica, che rimette in discussione molti luoghi comuni.

È stata una lunga giornata, che ci ha uniti pur evidenziando le caratteristiche di ognuno di noi: al di là della crociera in barca a vela, è forse questa una delle cose che stiamo cercando.

 

Bruno

Skipper di Adriatica

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