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A cura della redazione di "Nuovo Abitare"

Navigare nella laguna

Un avviso interessante per i Velisti per Caso veneti (e non solo!): la Società Remiera Cavallino dell'omonimo comune veneto ha realizzato e messo a disposizione di tutti i naviganti un'utilissima guida sulla parte meridionale della laguna Nord "Le vie d'acqua di Cavallino Treporti"! Strumento prezioso sia per orientarsi tra i percorsi e scoprire i paesaggi, che per memorizzare le regole fondamentali necessarie a conservarli intatti per le future generazioni!

La guida è realizzata su carta plastificata a prova delle escursioni più umide: 12 pagine di informazioni, notizie, normative e consigli tradotti anche in inglese e tedesco. Un modo intelligente di valorizzare il proprio territorio dando alla gente gli strumenti giusti per esplorarlo, nel rispetto dell'ambiente. Potete ritirarla direttamente al comune di Cavallino (VE), oppure leggere un estratto con mappa completa a questo link.

Riportiamo la presentazione:

Essendo il territorio del Comune di Cavallino Treporti formato da un litorale e da un arcipelago di 6 isolette, una volta le sue principali vie di comunicazione erano naturalmente i canali e gli specchi d'acqua lagunari. Erano queste le sue vere strade, fino ai primi decenni del Novecento, quando insieme con la Via Fausta è stato costruito il ponte sul fiume Sile, che ha unito il Litorale del Cavallino con la terraferma, e quando sono stati costruiti i ponti che collegano tra di loro e con il Litorale le Isole Treportine. La vita un tempo si svolgeva quindi sui canali e vicino ad essi, e le barche andavano a remi, tanto che qualche nonno dice ancora che "il remo era la vita!", perché tutti per vivere dovevano usare la barca a remi: l'agricoltore per portare i suoi prodotti al mercato delle erbe di Venezia e il pescatore per pescare in laguna, ma anche l'artigiano, il medico, la levatrice, il parroco, tutti insomma, per svolgere la loro attività dovevano spostarsi in barca. Con questa guida si vuole allora proporre uno strumento per visitare quella parte più antica del territorio di Cavallino Treporti che si può vedere dai suoi canali e che è tutt'altra cosa di quella vicina alla spiaggia, che negli ultimi cinquant'anni ha avuto un grande sviluppo turistico. (...) Dalla barca si vedranno le armoniose sequenze di bricole, i tanti ricoveri per le barche, che qui si chiamano cavane, gli approdi vicino a ogni centro abitato e i rossi casoni di valle, ma si potrà anche osservare che le facciate delle case più vecchie sono rivolte verso l'acqua, come pure quelle delle chiese e le iscrizioni dei cippi settecenteschi di Conterminazione lagunare. Si vedrà, insomma, che il lato principale, il più comodo o il più bello era un tempo quello rivolto verso il canale, che solo più tardi è stato costeggiato da una strada vera e propria. Allo stesso tempo la guida vuole far conoscere la bellezza di un ambiente naturale straordinario come è quello compreso nell'Area Blu Laguna Nord, istituita nel 2002 dal Commissario del Governo delegato al traffico acqueo nella Laguna di Venezia e ulteriormente disciplinata nel 2007 dal Magistrato alle Acque di Venezia. E vuole anche essere un invito a rispettare questo ambiente unico al mondo e al tempo stesso fragilissimo, specialmente le sue barene, i prati della laguna, per la cui difesa sono state emanate norme speciali particolarmente severe, ma che senza il rispetto di tutti non potranno evitarne la progressiva distruzione. Basti pensare che il Canale dell'Arco, uno dei più pittoreschi di questa parte di laguna, a causa del moto ondoso diventa ogni anno un metro più largo! E la barena che lo delimita purtroppo un metro più stretta! Viene violentata, sovrastata, segata alla base dalle onde delle barche che sfrecciano veloci e infine cade a grossi pezzi nel canale: non si riformerà mai più! Per le insolite e difficili condizioni ambientali, qui vivono solo poche specie vegetali endemiche, che si sono ben adattate all'ambiente salmastro, mentre elevatissimo è il numero di uccelli, stanziali o che vengono a svernare o a nidificare, provenendo da parti del mondo opposte e lontane migliaia e migliaia di chilometri. Per questa presenza di uccelli la Laguna di Venezia è la zona umida più importante d'Italia e la parte settentrionale, in cui rientra anche il territorio di Cavallino Treporti, è quella che ne ospita di più. Sia le barene dietro l'isola Falconera che quelle che delimitano il lunghissimo Canale Pordelìo, quelle del Zalo davanti alle Mesole e quelle che si estendono tra la Saccagnana e Lio Piccolo, sono tutti luoghi bellissimi da visitare, soprattutto in sandolo o in canoa, perché meglio si può ascoltare il grande silenzio che vi regna, interrotto solo dai richiami lontani degli uccelli e dal ritmico battere dei remi. Con il frenetico ronzio di un motore marino vicino agli orecchi non è naturalmente la stessa cosa, ma andando piano piano un'idea si può farsela lo stesso. Un'avvertenza è però d'obbligo a chi viene a navigare in queste acque: è così ricco di fascino quest' ambiente lagunare, che sono molti quelli che sono rimasti ammaliati dalla sua atmosfera come dal canto di una sirena, e si sono ammalati di quel "male della barena" che non li ha mai più lasciati!

Proseguite la lettura on line, oppure andate a ritirare la vostra copia da viaggio!

La Redazione di Velistipercaso.it

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