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Maldive: oltre agli atolli c'è di più

5 March 2004 ore 16:00

Silvia: Ciao Pat, raccontaci un po' di questo viaggio, siamo molto curiosi!

Patrizio: Per cominciare posso dire che sulle Maldive avevo un pregiudizio che secondo me è comune a tutti i turisti italiani: cioè l'equazione "Maldive uguale posto bellissimo con acqua meravigliosa e atolli totalmente deserti, dove sostanzialmente ci sono solo villaggi turistici"! Ora, questo pregiudizio si è rivelato vero fino a un certo punto, nel senso che è verissimo che le Maldive sono un posto meraviglioso e penso che veramente l'acqua sia stupenda e gli atolli bellissimi. Per certi aspetti, a detta anche di Gigi e Irene che le conoscono bene, sono veramente paragonabili alle Tuamotu, l'arcipelago della Polinesia Francese considerato il più bel posto del mondo (dove c'è Rangiroa). Detto questo, l'idea che personalmente ho sfatato è che non si tratta affatto di un posto deserto, non è vero che il turista sta in villaggi bellissimi, ma senza contatto con una realtà antropologica. In realtà le Maldive sono profondamente abitate da una popolazione che ha una storia antichissima e delle caratteristiche estremamente precise e interessanti.

 

 

Silvia: Ad esempio?

Patrizio: I maldiviani sono di religione musulmana da circa 700 o 800 anni, prima c'erano riti di altro tipo: erano ad esempio buddisti e prima ancora avevano culti particolari, adoravano il sole. La storia è molto antica perché sono al centro di una serie di rotte importanti attraverso le quali passavano i commerci dal Medio Oriente all'Estremo Oriente (dall'Arabia all'India e alla Cina), perciò da lì sono transitati veramente tutti! A un certo punto, in parte per uscire dall'influenza buddista, ma soprattutto da quella politica dello Sri Lanka, le Maldive sono entrate sotto l'influenza araba e sono diventate musulmane. Ogni villaggio turistico ha sull'isola di fronte un villaggio vero che siamo andati a visitare e dove abbiamo trovato accoglienza dolcissima e grandissima ospitalità.

 

 

Silvia: Quindi i villaggi, turistici e non, sono il motivo dominante...

Patrizio: Sì, è stato bello e interessante godersi la natura (quindi il villaggio turistico) e visitare allo stesso tempo le Maldive preturistiche, quelle dei villaggi di pescatori. Abbiamo avuto l'occasione di andare in un villaggio che si chiama Madoogali ed è stata una permanenza assolutamente stupenda... Capisci veramente il turismo come momento di svago e ricreazione psicofisica: si prende un aereo e con una tratta di non troppe ore, diciamo 8 o 9, si arriva direttamente in questo paradiso! Il villaggio di Madoogali è molto particolare, in sostanza è il primo avamposto italiano che incrociamo in questo giro del mondo: sembra di essere arrivati in una fetta di Italia trapiantata all'equatore! Si parla e si mangia italiano, italiani sono gli operatori, ma il tutto molto ben amalgamato con la flora la fauna e le usanze maldiviane. È stato un soggiorno proprio di puro godimento!

 

 

Silvia: Parliamo un attimo dei compagni di viaggio, anche questa volta Adriatica ha avuto diversi ospiti e complici... Sappiamo che è stato con voi il mitico Claudio Amendola, ma non solo, che ci dici in proposito?

Patrizio: Claudio ha fatto la traversata assieme a Adriatica, è arrivato con i suoi "centurioni" e siamo rimasti assieme alcuni giorni alle Maldive: sono veramente simpaticissimi! Gigi e Irene erano entusiasti di loro e viceversa. Poi c'era Orso con noi, come al solito simpatico e prezioso... E c'era soprattutto la Zoe, che ha preso 5 giorni di vacanza dalla scuola ed è venuta anche lei! Si è molto divertita e ha fatto la sua prima esperienza da vera sub con le bomboline. Abbiamo avuto come altri compagni di viaggio personaggi estremamente interessanti: a partire dal nostro ospite nel villaggio, Ettore, che ha svolto il suo ruolo in modo squisito e ci ha raccontato molte cose; poi mi ricordo Bruna, la direttrice del villaggio, che in realtà è stata per noi molto più di questo perché, abitando là da vent'anni, ha potuto svelarci moltissime cose sulle Maldive. Enzo e Marta sono due sub che ci hanno accompagnato sia al villaggio che dopo; poi c'è stato Claudio, un signore che vive su una barca... come al solito è stato un viaggio molto denso anche di incontri, come potete intuire!

 

 

Silvia: Ricapitolando le Maldive sono un posto paradisiaco, ma con un'ambivalenza tra ciò che è espressamente turistico e ciò che invece è tradizione locale, non per forza in linea con il nostro immaginario...

Patrizio: Appunto, la stessa capitale, Male, chiaramente non è un posto meraviglioso...! Nel senso che è una città molto piccola, due chilometri quadrati, con una densità altissima di circa 80.000 abitanti. Nonostante questo, anzi forse proprio per questo, è molto interessante! Lì abbiamo potuto vedere come l'uomo nella sua totale ingegnosità e nel suo istinto verso lo sviluppo poi alla fine riesca a sopravvivere in qualche modo anche su degli atolli corallini! Male è una città ad altissima densità, piena di grattacieli, che ha avuto uno sviluppo incredibile negli ultimi anni, se non addirittura mesi... Stanno addirittura costruendo isole artificiali usando le spazzature: un esempio lampante della ricerca di forme di equilibrio tra sviluppo e natura. Confermo la mia valutazione positiva: è stato un viaggio che mi ha dato molto di più di quanto mi aspettassi, sia in termini di bellezze naturali, che di interesse antropologico, politico, economico.

 

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