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I progetti universitari di Evoluti per Caso

Ecco quali sono le Università coinvolte e cosa faranno in Sud America

UniBo: Marco Passamonti, Valerio Scali & co.

Ecco i naturalisti dell'Università di Bologna!

UniBo: Gianni Siroli & co.

Dagli abissi alle stelle? Fisici e AstroFisici su Adriatica!

UniBo: Davide Pettener & co.

Antropologi evoluzionisti tra gli Uros sul Titicaca

UniBo: Stefano Tinti & co.

Un team di "tsunamisti-maremotologi" in Cile

Università di Ferrara: Guido Barbujani & co.

Genetisti in Argentina per ricostruire il dna dei desaparecidos

Università di Padova: Mariella Rasotto, Rudi Costa & co.

Naturalisti a bordo, da Padova alla Terra del Fuoco

Università di Padova: Andrea Pilastro & co.

Naturalisti in cerca di balene nella penisola di Valdés

Università di Pavia: Ausonio Ronchi, Andrea di Giulio & co.

Un gruppo di geologi esperti in scienze della terra in Patagonia!

Roma Tor Vergata: Gabriele Gentile & co.

Il gruppo di naturalisti dell'Università di Roma, alle Galapagos

ScienzaGiovane

Un sito scientifico-divulgativo dell'Università di Bologna

Università di Siena: Francesco Frati

Con Viola Tanganelli alle Galapagos

Pikaia.eu

Il portale dell'evoluzione, in evoluzione...

Milano Bicocca: Telmo Pievani & co.

Epistemologi della scienza alle prese con la biodiversità umana. (eh?)

Roma Tor Vergata: Valerio Sbordoni & co.

Biologi alla fine del mondo!

Museo di Storia Naturale di Milano: Cristiano Dal Sasso

Il paleontologo che ha descritto il primo dinosauro italiano: CIRO!

La scienza vista dai professori

Mica vorremo estinguerci come i dinosauri?

I progetti universitari di Evoluti per Caso

"Evoluti per Caso - Sulla rotta di Darwin" è un progetto scientifico divulgativo che anticipa il bicentenario darwiniano del 2009, inserendosi - per caso? - nel dibattito riguardante l'insegnamento della teoria evoluzionista nelle scuole e nella polemica costante tra scienza e fede, tra evoluzionismo e creazionismo. Protagonisti del viaggio i docenti e gli studenti di otto Università italiane e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, che si uniscono alla ciurma di Velisti per Caso sulla rotta di Darwin attorno al Sud America. Ogni professore universitario promuove e coordina un progetto di ricerca diverso e i vari gruppi scientifico-didattici si daranno il cambio a bordo di Adriatica nei sei mesi di navigazione. L'obiettivo è sviluppare i temi darwiniani sempre attuali nel dibattito scientifico internazionale: evoluzione, fossili, selezione naturale e sessuale, geologia, biodiversità, linguaggio, espressione delle emozioni e dei comportamenti.

 

Vediamo una prima panoramica generale degli atenei coinvolti, nei mesi di viaggio poi presenteremo dettagliatamente ogni singolo gruppo e ogni progetto di ricerca.

 

- L'Università di Bologna partecipa con quattro diversi docenti di quattro diverse discipline scientifiche, che coordinano altrettanti progetti lungo la nostra rotta. Il Professor Marco Passamonti, naturalista, andrà alle Galapagos per condurre osservazioni sulla fauna marina e terrestre. In Cile il fisico Gian Piero Siroli si occuperà di bioastronomia visitando nel deserto di Atacama il centro astrofisico di ricerca ALMA. Sempre in Cile, a Valparaiso, il professor Stefano Tinti (vulcanologo) introdurrà il tema geologico: in una delle zone più sismicamente attive del pianeta il suo gruppo porterà avanti uno studio sui terremoti e sui maremoti, riflettendo anche sui sistemi di monitoraggio e di allarme esistenti. Infine il Professor Davide Pettener (antropologo evoluzionista) guiderà la spedizione in Perù sulle tracce della diversità umana per riflettere sull'adattamento.

 

- L'Università di Ferrara introduce il tema della genetica. In Argentina, a Buenos Aires, il Professor Guido Barbujani e i suoi studenti lavoreranno a un progetto per ricostruire a partire da studi e confronti sul DNA i rapporti tra le popolazioni. La tappa è dedicata ad aspetti sociali contemporanei e antropologici, in particolare al lavoro per riesumare e dare un’identità ai desaparecidos vittime della dittatura argentina, in collaborazione con esperti locali che già si dedicano a questo.

 

- L'Università di Siena partecipa alle osservazioni naturalistiche di dicembre, nelle Isole Galapagos. Il Professor Francesco Frati accompagnerà gli studenti in questo arcipelago vulcanico che rappresenta un vero laboratorio a cielo aperto di biodiversità. È proprio qui che Darwin ha condotto le sue osservazioni più note sui comportamenti degli animali e sull'adattamento evolutivo all'ambiente, perché il relativo isolamento geografico e l'influsso delle correnti hanno incentivato lo sviluppo di forme vegetali e animali endemiche.

 

- L'Università di Padova promuove due progetti: lungo le coste cilene, nelle acque dell'arcipelago di Chonos, i professori Rudi Costa e Maria Berica Rasotto faranno insieme ai loro studenti osservazioni di biologia marina. I temi saranno scientifici (la biologia marina, la biodiversità, la selezione sessuale), ma anche sociali: si parlerà di sostenibilità e degli effetti indotti sull'ecosistema marino dai cambiamenti climatici e dalla pesca indiscriminata. Navigando verso Puerto Madryn, lungo la Penisola di Valdés, il gruppo coordinato dal Professor Andrea Pilastro si occuperà invece di selezione sessuale nei vertebrati marini: assieme ai suoi studenti farà osservazioni sul comportamento sociale e riproduttivo di orche, otarie, elefanti marini, pinguini e cormorani, per studiarne le migrazioni, le cure parentali e i sistemi di accoppiamento.

 

- L'Università Milano Bicocca gestirà la tappa a terra in Ecuador: Telmo Pievani, filosofo della scienza e professore di epistemologia, prenderà in esame con i suoi studenti i temi della biodiversità e dell'origine dell’uomo. Soprattutto l’importanza delle comunità locali nella conservazione e nella trasmissione delle conoscenze tradizionali e il dibattito ancora acceso tra evoluzionismo e creazionismo. Con loro anche Marco Cattaneo, vicedirettore della rivista Le Scienze.

 

- L'Università di Roma Tor Vergata ha due gruppi in partenza: il primo è quello del naturalista Gabriele Gentile, anche lui diretto alle Isole Galapagos sulle tracce delle iguane terrestri, per riflettere sulla biodiversità e sui rischi di estinzione delle specie. Poi c'è il gruppo del Professor Valerio Sbordoni che, in Terra del Fuoco, condurrà uno studio sugli organismi cavernicoli e sulla loro distribuzione: prelevando il dna di un grillo che vive nella Cueva del Milodon e confrontandolo con organismi simili di altri continenti, Sbordoni e il suo team rifletteranno sul meccanismo di deriva dei continenti e sulla selezione naturale diversa tra ecosistemi aperti e chiusi. Inoltre, l'osservazione dei ghiacciai nella zona di Ushuaia sarà la base per discutere di cambiamenti climatici.

 

- Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano e l'Università di Pavia condividono una spedizione in Patagonia: il paleontologo Cristiano Dal Sasso (del Museo) e i Professori Ausonio Ronchi e Andrea Di Giulio visiteranno i giacimenti fossili del cimitero dei dinosauri. In particolare il "Progetto Argendino”, uno scavo pluriennale italo-argentino che si trova presso il Lago Barreales, nella provincia di Neuquén.

Gli obiettivi del "Progetto ArgenDino" sono l'estrazione, lo studio e la replica dei dinosauri ritrovati. Sta lavorando in Patagonia dal 2004, grazie alla collaborazione tra Paolo Gandossi, paleontologo direttore del progetto e Jorge Calvo, paleontologo argentino direttore del Centro CePaLB. In questi anni sono state estratte ossa appartenenti a 7 dinosauri, sia erbivori che carnivori.

 

- L'Università di Firenze gestirà l'ultima tappa del viaggio di Adriatica, cioé l'arrivo in Brasile, tra Rio de Janeiro e a Salvador de Bahia. A coordinare il gruppo la primatologa Cecilia Veracini. Cecilia si occupa di eco-etologia e di conservazione dei Primati Neotropicali. Ha in corso un progetto di ricerca sul repertorio vocale di alcune specie della famiglia Callitrichidae. Anche in questa tappa i temi da affrontare sono diversi: sia di tipo naturalistico nella cornice della foresta equatoriale dove è possibile studiare il linguaggio dei primati, sia socio antropologico riflettendo sull'eredità dello schiavismo e sulle nuove forme di schiavitù legate alla povertà delle favelas.

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