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La navigazione da Genova a Rosignano

3 November 2007 ore 18:00

43°23'5 N 010°25'5 E

Ormeggio a Cala de Medici. Sereno. Pressione 1020 hp. Vento da NE a 20 nodi.

 

Adriatica ha ricominciato a navigare dopo la pausa estiva, in cui si é riposata le vele dopo le fatiche della circumnavigazione del Sud America sulle orme di Darwin. Avrete visto le immagini su Rai3 ad agosto. Il nostro veliero rosso non riesce proprio a stare fermo e il 26 di ottobre ha messo la prua su Genova. Ad aspettarci in banchina c'erano Patrizio, Sandro Bottazzi, alcuni Fisici del INFN, tanti amici e i ragazzi delle scuole genovesi. Infatti, come avrete già letto sul nostro sito, Adriatica é nuovamente in mare al servizio della scienza.

 

L'equipaggio propone delle novità: oltre a me (in simbiosi totale con questo monoscafo che ormai sento "mio") navigano Carlotta e Mattia. Entrambi velisti con una forte carica umana e un grande desiderio di macinare miglia si sono rivelati da subito ottimi compagni di lavoro. Adriatica chiede molto al suo equipaggio. Oltretutto, dopo le quasi 20.000 miglia macinate negli ultimi due anni (quasi 40.000 km), la nostra barca vorrebbe riposare un po' e ricevere le amorevoli cure di un cantiere. Ha bisogno di qualche mese "sabbatico", di fare le Terme e le sabbiature, di qualcuno che la coccoli e si occupi dei piccoli acciacchi dovuti all'usura del tempo e delle navigazioni.

E tutto questo é previsto da dicembre in poi. Ora un ultimo sforzo: un giro d'Italia di un mese al servizio della divulgazione scientifica a favore degli studenti delle superiori, sperando di suggerire a qualcuno di questi giovani una strada, quella della scienza, che può dare grandi soddisfazioni personali e professionali. Abbiamo passato alcuni giorni ormeggiati sul pontile del transito a Marina di Molo Vecchio, di fronte all'acquario di Genova, dove molti ragazzi sono saliti a bordo e hanno navigato con noi davanti alla costa della città mentre gli raccontavamo la Fisica e le sue applicazioni alla vela e alle barche. Il via vai di ospiti, amici, professori, gente comune si é protratto fino alla tarda notte di mercoledì.

 

All'alba di giovedì, mentre iniziava un colpo di vento da NE che ha poi raggiunto i 40 nodi, salpavamo verso Rosignano, sede della seconda tappa dell'evento. La giornata di navigazione é stata movimentata. Alternanza di calme a burrasche di vento teso. Poi, davanti a Livorno, un tramonto stupefacente con quei colori tipici dell'autunno, rossi e arancioni che sfumano in grigi chiari. La sagoma della Gorgona, isola penitenziario al largo della costa toscana, ci indicava il Sud. A Sud-Est le torri delle Secche della Meloria, pericolosi bassifondi ad oltre 10 chilometri al largo di Livorno dove ebbe luogo una famosa battaglia navale che nel 1284 vide i genovesi sconfiggere definitivamente i pisani, accendevano le luci di segnalazione del pericolo: sei lampi brevi seguiti da una luce lunga, "passa a sud, il pericolo é a nord", significa. E con il tramonto ecco il vento. Forte, rafficato, freddo, potente. Nelle ultime tre ore ci conquistiamo metro dopo metro, onda dopo onda, il diritto a entrare nel porto. Fortunatamente il vento viene da terra e non riesce ad alzare un gran mare, ma le onde corte e rapide schiaffeggiano lo scafo a sinistra, proprio dove c'é la scritta Adriatica, mentre riduciamo sempre più la tela. Una mano di terzaroli.

Poi due. Via il genoa e su la trinchetta. 25, poi 30, 35... 40 nodi. Mi sembra di essere tornato in Patagonia. Gli spruzzi ormai hanno completamente bagnato la coperta. Carlotta e Mattia sono completamente fradici dopo le manovre a prua. Giulio, un amico, un professionista del mare, che ci da una mano per questa prima settimana di lavoro, mi aiuta con la randa. Fatico al timone, che diventa sempre più duro. E' notte innoltrata quando entriamo nel porto di Cala de Medici. Gli amici ormeggiatori (Leonardo, il nostromo e Riccardo - lo stesso che mi accompagnò da Ushuaia a Mar del Plata, lo ricordate?) ci aspettano nonostante il freddo. Una cima a prua, una al centro e una a poppa. Adriatica é immobilizzata a fianco della banchina del distributore. Siamo infreddoliti, stanchi, ma soddisfatti. Adriatica ama il cattivo tempo. Ora ne siamo certi. Abbiamo ancora la forza di cucinarci un bel arrosto e farci una doccia calda prima di buttarci in cuccetta.

 

Il giorno dopo, cioé ieri, un nuovo assalto di studenti e amici che vengono a farsi spiegare la Fisica in Barca. Quanto entusiasmo!

 

E oggi un po' di lavori. Prepariamo la barca perché domani si salpa verso Napoli con i ragazzi del Nautico di Livorno a bordo, compagni di equipaggio, insieme a Silvestro, il loro professore che già fù dei nostri due anni fà, alla partenza della Rotta Rossa da questo stesso porto.

Buon vento a tutti.

 

Filippo Mennuni

Skipper di Adriatica

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