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L'arrivo a Mindelo

9 April 2006 ore 14:00

Posizione, 25 miglia a Nord Ovest di Fogo. Vento da Est 13 nodi. Tutta la velatura a riva. Mare poco mosso.

 

Stiamo per arrivare a Fogo, dove ha sede l'opera di solidarietà "A Vigna", che Adriatica contribuisce a finanziare con l'attuale progetto che coinvolge i VpC, cioé voi. L'arrivo a Mindelo, l'altro ieri, é stato fantastico. Gli amici dell'AMSES e Fra Silvino, uno dei cappuccini che risiedono stabilmente in questo arcipelago da decenni, ci hanno accolto con molti capoverdiani. La TV nazionale era sul molo ad attenderci. Le autorità portuali anche. Doppiata la punta di ingresso al golfo con l'aliseo teso da NE a oltre 35 nodi che ci spingeva in surf spettacolari, abbiamo intravisto decine di braccia che ci salutavano indicandoci il nostro ormeggio. Non ancora posate le cime, a bordo già abbracci e pacche di benvenuto. Massimo, Silvino e tutti gli altri amici erano lì a far festa al nostro arrivo.

Mindelo é una macchia di colore che si staglia al centro di un'isola brulla, selvaggia, rocciosa, quasi deserta. Di origine vulcanica, con coste ripide a picco sul mare, ha alcune spiagge e rade bellissime. Non ancora toccata dal turismo di massa, sebbene Mindelo sia la cittadina più popolosa di Capo Verde con i suoi quasi 50.000 abitanti, essa rappresenta bene la gente e lo spirito di Capo Verde. Gente accogliente, sorrisi ovunque, povertà anche, dignità quasi sempre, musica, colore, allegria e... calma! Saudade... Dopo un giro in centro siamo andati a visitare Radio Nova, l'emittente di ispirazione cattolica che prima iniziò una presenza critica nei confronti del potere socialista negli anni ottanta, insieme all'unico giornale non governativo tollerato sull'isola. Oggi questa radio, che si finanzia con le donazioni di italiani e solo per un 20% con la pubblicità, é una voce attiva, giovane e libera. Programmi di intrattenimento, musica, cultura, radionews, politica ed educazione. Animata da giovani ragazzi di Mindelo e diretta da Antonio Fidalgo, letterato e uomo di cultura di spicco, raggiunge tutte le isole dell'arcipelago. Grazie ad un accordo internazionale ripropongono anche programmi della BBC, di radio Vaticano e della più importante radio portoghese.

I nostri amici ci hanno poi accompagnato a conoscere la gente. Louis Baptista e i suoi 3 fratelli, liutai di seconda generazione, che cercano di proseguire nella tradizione del padre che costruì chitarre, violini e altri trumenti a corde per 60 anni. Uomo dotato di un senso musicale non comune, come molti abitanti di queste isole, imparò a suonare senza che nessuno gli insegnasse. Smontò e ricostruì delle chitarre spagnole e imparò a farne di sue, con un suono speciale. Senza conoscere la musica e senza nessun maestro imparò ad accordare i pianoforti e ne fece una parte del suo mestiere.

I suoi figli proseguono. Uno dei 16 che ha avuto é internazionalmente conosciuto e ha suonato con Cesaria Evora, famosa artista di Capo Verde. In serata si sono offerti di accompagnare la nostra cena con i loro pezzi. Poi i bimbi: centinaia di bimbi allegri, giocosi, che ti assalgono e gridano di gioia se li fotografi. I giovani a Capo Verde sono ovunque.

Dopo cena, i ragazzi dell'equipaggio si sono fatti coinvolgere da un'amica di Parma che vive qui per preparare la sua tesi, Ursula, che li ha trascinati in una sfrenata festa Reggae. Non dico altro. Dovevate esserci!

La mattina di ieri giro al mercato. Colori e profumi africani in questo ambiente multicolore che ti coinvolge ed avvolge. Dei calamari, finiti poi ripieni durante la navigazione di stanotte. Altro pesce. Frutta, di ogni tipo e dolcissima, come lo sguardo delle giovani Capoverdiane.

Tra 3 ore a Fogo ci aspetta Massimo, dell'AMSES per la visita dei centri di solidarietà e poi stanotte l'arrampicata al vulcano, con la notte nel rifugio a guardare le stelle dei tropici. Stanze da 4 e 6 persone. Non sai mai con chi ti capita di dormire. Incontri, genti, culture, turisti... un po' per caso?

A domani. Saudade!

 

A bordo di Adriatica.

Filippo e i suoi.

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