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Il viaggio in Australia di Marco Banchelli

23 July 2003 ore 18:00

La sabbia rossa del deserto australiano è ancora su ruote, catena e pedali della mia bicicletta ‘Bottecchia’. Siamo rientrati oramai da qualche ‘ora’ e non ho alcuna voglia di toglierla. E’ come se una piccola parte di quel cuore dell’Australia fosse ancora con me e non solo nell’emozione di un vivissimo ricordo, ma anche concretamente. Chissà per quanto la lascerò: magari farò come quelle bandierine colorate appese agli stupa buddisti, aspetterò che sia il tempo, a farlo.

Così, come una specie di straordinaria alchimia di cui solo la bicicletta ne può essere strumento, mischierò le polveri della terra, con le tracce e le presenze che le distinguono. Ed il viaggio proseguirà. Forse qualcuno che un po' si sente "Ciclista per Caso" potrà comprendermi anche meglio, ma chi usa la bicicletta come la usiamo noi è davvero sempre in viaggio! Pensate che da qualche tempo se qualcuno mi chiede "Quando parti? Dove pensi di andare?…" io rispondo: "Perché? Sono forse tornato?".

Il Ciclista per Caso, come del resto credo sia per il Velista o il Turista, se parte sul serio, difficilmente farà ritorno… Sono passati quasi dieci anni dalla mia precedente ‘tappa’ in Australia e come mantenne le aspettative la prima esperienza, così non ha certamente tradito questa seconda. Anzi. La stagione è stata sicuramente migliore, ad esempio. Ed ecco un primo consiglio. Se pensate di programmare un viaggio in Australia senz'altro da preferire la nostra estateA Sydney e nelle principali città troverete l’equivalente di un tiepido inizio di primavera; al centro, nei deserti, un clima caldo asciutto di giorno e fresco la notte; al nord, nelle zone dei parchi e delle barriere coralline, la stagione secca. Forse l’unica terra un po’ penalizzata è la Tasmania, più a sud, ma caso mai, in Tasmania, ci tornerete un’altra volta…

Cercate anche di prendervi più tempo possibile: l’Australia è estesa quasi come tutta la nostra Europa e, a meno che non si pratichi il sistema coreano, anche un’adeguata visita parziale richiede comunque il suo tempo. In ogni caso, a meno che non disponiate di qualche mese, difficilmente vi sarà possibile vedere tutto. Importantissima quindi la scelta dell’itinerario in base anche ai propri interessi e curiosità. In ogni caso, a meno che non disponiate di qualche mese, difficilmente vi sarà possibile vedere tutto. Importantissima quindi la scelta dell’itinerario in base anche ai propri interessi e curiosità.

In Australia, nel 1994, ho fatto un itinerario in bicicletta di circa km 4000, e, se ne siete interessati a saperne di più, mettetevi pure in contatto con me. Dell’Australia e di tanti dei suoi aspetti sicuramente apprenderete nella medesima leggera e deliziosa quanto efficace maniera da Syusy e Patrizio nelle nuove puntate di “Velisti per Caso”. Ma se magari siete in partenza o state programmando un imminente viaggio in quelle terre, ecco anche qualche mio consiglio per la tappa "Sydney-Uluru-Alice Springs".

Prima di tutto la città. Non crediate di arrivare in una metropoli qualsiasi. Sydney è sicuramente tra le più belle e vivibili realtà del nostro pianeta ed ogni giorno che indugerete tra le sue strade come sulle acque della sua baia non sarà mai sprecato. Tante sono le sistemazioni che offre. Dai grandi hotel agli ostelli con camere a più letti e bagni in comune. Tante sono pure le zone ed ognuna con le sue caratteristiche. Io tuttavia non posso che indirizzarvi su Kings Cross dove si può realmente trovare di tutto ed a tutte le ore… compresa una certa tranquillità. Dall’aeroporto la città è comunque tutta facilmente raggiungibile o in treno o con una capillare rete di mini-bus che ha sostituito, da dopo le olimpiadi, il servizio "Shuttle". Per 8 $ Australiani veniamo praticamente accompagnati fin sulla porta dell’hotel prescelto e di sicuro anche ben consigliati dall’autista in caso non avessimo né prenotazioni né chiarezza di idee. Un $ australiano è più o meno € 0,70 (commissioni comprese) ed anche se i prezzi da dieci anni fa sono quasi raddoppiati (!), si potranno avere comunque ampie scelte anche in base ai budget preventivati sia a Sydney che ovunque. Noi abbiamo alloggiato al "Bernley" che per $A 80 ti offre un’ottima camera con bagno (suite). Ma anche nello stesso hotel sono possibili svariate combinazioni. E non scordatevi una veduta della città dalla sua terrazza!

Assai meno scelta si trova invece ad Yulara, il villaggio sorto per ospitare i visitatori del grande cuore rosso dell’Australia, Uluru. Per le sistemazioni più economiche prenotate per tempo all’Ayers Rock Campground per un bungalow od equivalente o magari pensate direttamente ad una tenda. Le altre sistemazioni in hotel sono abbastanza costose e soprattutto non concedono alternative. Uluru si trova in pieno territorio aborigeno e non ci sono altre possibilità di alloggio.

Se arrivate o, come noi, ripartite via terra, preparatevi ad altre grandi emozioni. Il panorama del deserto dall’incredibile sabbia rossa e dagli arbusti che si perdono in orizzonti infiniti sarà lo scenario dove vi muoverete. Diventeranno ‘tappe’ o soste obbligate le stazioni di servizio. Come ad esempio Curtin Springs sull’unica via asfaltata che conduce verso la Stuart Highway. Oltre ai vari rifornimenti queste stazioni offrono anche possibilità di pernottare a buoni prezzi e di gustare cibi preparati in stile "meno-turistico"… Spesso hanno anche delle piazzole per campeggio libero con utilizzo dei servizi della stazione. Veramente particolare, non scordatelo. Come per Erldunda, km 120 più avanti. Proprio dove c’è l’innesto con la Stuart, la direttrice nord-sud dell’Australia.

Noi abbiamo verso nord, direzione Darwin. La stazione di servizio seguente da Erldunda si trova a km 128 di distanza, c’è quindi da regolarsi bene. Non c’è da regolarsi invece per la velocità… Nel senso che le vie del Territorio del Nord dove ci troviamo, se non hanno cartelli che lo indicano in tratti precisi, non hanno limiti. Proprio così: solo inviti a non approfittare troppo del mezzo, a fare attenzione ai sassi, alla stanchezza, agli animali e ai rari ma inimmaginabili sorpassi. Gli autentici ‘auto-treni’ della strada sono infatti nella loro patria!

Spesso si trovano camion con doppio rimorchio, talvolta anche triplo o più. Sembra veramente di trovarsi su una ferrovia nel sorpassare un mezzo che supera anche i m 50 di lunghezza! Ma state tranquilli: c’è la massima attenzione per le biciclette! Ma proprio nel deserto bisogna andare per essere rispettati! Pensate che quasi tutti i mezzi non solo mettono la freccia per sorpassarti ma deviano completamente dal lato opposto! Quasi non si avverte neppure lo spostamento d’aria, quasi. Al solito: pare molto più rischioso pedalare in un giorno qualsiasi per le nostre strade...

Alice Springs sembra un’autentica oasi. La città principale della zona si presenta come una semplice e deliziosa realtà che si lascia assai ben vivere. Pub e negozi, verde e villette, tante possibilità di buone sistemazioni. Tutto costruito ‘basso’, non più di due piani. Non ti giunge nessun pugno agli occhi da strani palazzi o costruzioni fuori luogo. Noi abbiamo scelto un motel, l’Elkira.

Per ogni ulteriore informazione su Alice ed i suoi dintorni vi segnalo www.welcometocentralaustralia.com.au. Stavo quasi dimenticando: nello stato del Territorio del Nord è consentita la guida anche con la sola patente italiana! Che per noi è stata un’altra autentica sorpresa. Il mezzo d’appoggio Mitsubishi Magna della compagnia "Thrifty" è stato veramente all’altezza del servizio che doveva svolgere, delle strade da percorrere e, non ultimo, del prezzo. Attenzione però: non guidate la notte! L’assicurazione non copre i rischi che una guida notturna comporta, primi fra tutti gli scontri con i canguri!

A proposito di canguri. In Australia si possono mangiare, ma non è che poi sia un cibo "irresistibile"! Come il coccodrillo o il cammello. Meglio l'emù e ancora di più un pesce, il barramundi… ma insomma: non credo che ci sia proprio niente di male se ogni tanto ci mangiamo una pizza o una penna (?) alla carbonara! Come se per colazione ad un certo punto non ne potete più di uova, bacon, salsiccine e fagioli: una barra di cioccolata od una ciambellina dolce può far veramente tanto bene, anche alla testa!

Allora, cari amici di Velisti per Caso, credo di avervi detto abbastanza. Per altre informazioni o per altre riflessioni su questa ‘tappa’ o quant’altro, vi rimando alle mie pagine www.marcobanchelli.com.

Adesso non mi resta che rimanere in attesa, come voi, della nuova serie di puntate in TV. Probabilmente vedremo anche un po’ di quello che ho tentato di raccontarvi con queste note. Sicuramente sarà un altro modo per continuare a condividere lo straordinario mondo e l’esperienza della stessa Syusy e di Patrizio, di Adriatica, di Marco Orso e Giuseppe e tutti gli altri. In fondo "Velisti – Turisti" o Ciclisti non ha poi molta importanza, importante è il per caso, quel tocco di magico nel viaggio della vita che riesce a farci sentir parte della stessa ciurma…

Namastè!


Marco Banchelli

Ciclisti per Caso

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