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Il rito del pranzo

29 March 2006 ore 18:00

Posizione 31°17',510 N 011°17',100 E. Traverso di Agadir (Marocco), 120 miglia al largo della costa.
Vento da Nord Est 25 nodi, mare agitato con onda lunga sui 3 metri, in calo. Velocità 8 nodi. Rotta 225°. Distanza all'arrivo a Lanzarote (Canarie), 177 miglia. Ora prevista di arrivo : le 18.00 del 30 marzo.

 

Il vento é stato costante tutto il giorno, e l'aria limpida é stata tiepida, così tutto l'equipaggio ha finalmente vissuto in coperta (all'esterno) tutta la sua giornata.

Il rito del pranzo, che rappresenta il momento più aggregante a bordo perché tutti siamo svegli, si é svolto in pozzetto, tra risa e canti. Emiliano, che si sta rivelando una vera sagoma, ci fa divertire e sorridere tutti. Finalmente ha vinto la sua timidezza che all'inizio lo bloccava un po' (o forse era il.. mal di mare!?!). Collegando il suo i-Pod allo stereo di bordo ci siamo dilettati a cantare Battisti ed altri cantautori italiani a squarciagola nell'aliseo portoghese che disperdeva le nostre note non sempre intonate verso il sud.

Prendendo confidenza con la barca e con i movimenti a volte bruschi dovuti al mare forte, alcuni provano a timonare: Rosario, Rino (già esperto ex proprietario di catamarano), Fabrizio, Michele, Emiliano... Impresa non facile nemmeno per noi professionisti, perché il mare alto spinge Adriatica in tutte le direzioni. Ma con l'impegno e l'applicazione i risultati si vedono. Ricardo e Andrea sono sempre accanto per correggere eventuali errori.

Il mio occhio é fisso sugli strumenti, anche all'interno. I rumori che sento sono sintomo e indicazione di come Adriatica procede. E' importante che lo skipper riconosca come va la sua barca dai rumori. La barca gli parla. Se soffre si fa sentire. Basta saperla ascoltare.

Oggi ognuno dei ragazzi ha scritto due righe a casa per comunicare che tutto prosegue bene. Il nostro sistema di trasmissione della posta elettronica, via radio, non ci concede lunghi messaggi, perché utilizza un software che dirige sulle onde dei radio amatori le nostre e-mail. Sono poi loro, che li ricevono attraverso la radio, a canalizzarle verso il WEB. E' vero che sono inflessibile nelle mie richieste e che ho richiesto messaggi molto corti, ma il massimo della sintesi lo ha ragginto Michele che ha scritto: "Arriviamo domani."... Ho apprezzato!

Capisco che i miei compagni hanno trovato il "piede marino" dalla qualità e dalla sofisticazione della cucina. Dai pacchetti di crackers del primo giorno, alle paste al pomodoro semplici semplici del secondo, fino alla pasta con ragù di oggi a mezzogiorno seguita dalla cena con un piatto a base di tonno, acciughe, peperoncino e... non so che altro. Oggi si é aperto anche il vino. Stanno veramente tutti bene. Beh, quasi tutti. Tiziano ha ancora qualche scompenso gastrico, anche se oggi ride come un matto, quindi delle due, una: o sta effetivamente meglio e "ce fà!" per non fare le sue guardie di notte; oppure ha raggiunto l'estasi del malato di mal di mare, per cui non sa più ne' chi é, ne' dov'é...

Alla radio si iniziano a sentire le comunicazioni tra porti e barche delle Canarie, segno che ci stiamo avvicinando all'arcipelago. Ancora 24 ore e saremo a Lanzarote.

 

Filippo e il suo equipaggio

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