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Gli scienziati sono... persone contente!

9 November 2007 ore 18:00

Posizione 40°49'6 N e 014°13'5 E, Molo esterno al porto di Mergellina.

Vento da Ovest 25 nodi in aumento.

 

Fisica in barca prosegue vittima del proprio successo. A differenza dell'edizione del 2005, che pure riscosse un buon successo presso i ragazzi delle scuole, quest'anno le richieste di imbarco su Adriatica da parte degli Istituti Scolastici e degli allievi é stata molto grande, tanto da dovere creare una lista di prenotazioni. Probabilmente il fatto di partire da Genova in concomitanza con il Festival della Scienza ci ha dato più visibilità e la comunicazione dell'evento ha raggiunto più scuole. Due anni fa Genova rappresentava la tappa finale.

Siamo davvero contenti di come stanno andando le cose. I ragazzi dimostrano interesse per le cose che i Fisici del INFN e noi dell'equipaggio raccontiamo. E questo ci fa pensare che forse qualcuno di questi studenti che frequenta l'ultimo anno delle scuole superiori decida magari di iscriversi a Fisica, Matematica o almeno ad una facoltà scientifica.

 

Il discorso con cui esordiamo, quando si raccolgono intorno a noi nel pozzetto di Adriatica, é più o meno questo: "Ragazzi, quest'anno sarete chiamati a fare una scelta rispetto al vostro futuro scolastico o lavorativo. Istintivamente, o anche perché condizionati da famigliari, amici, luoghi comuni, tenderete ad orientarvi verso facoltà che sembrano dare maggiori opportunità di sbocchi lavorativi e, forse, maggiori guadagni. Vi chiediamo di liberarvi da questi condizionamenti e valutare la possibilità di iscrivervi ad una facoltà scientifica come Fisica o Matematica. Non crediate che vi obblighiate così ad una vita da ricercatore sottopagato o a dovervi riciclare nell'insegnamento. Il 75% dei laureati in Fisica e Matematica trovano lavoro entro il primo anno, in settori che vanno dall'industria alla ricerca, dal bio-medicale all'aerospaziale, dall'informatica alla nautica. Se sentite un minimo di richiamo verso la Scienza e la Fisica ascoltatelo e valutatene le possibilità per il vostro futuro. E poi, noi di Adriatica abbiamo notato che gli scienziati sono... persone contente!"


I ragazzi ci ascoltano. Fanno domande. Seguono Carlotta e Mattia che in coperta raccontano degli effetti del vento sulle vele, delle leggi che regolano il galleggiamento, lo sbandamento, l'avanzamento di una barca. Poi seguono i nostri fisici che spiegano il funzionamento dello strumento che é stato piazzato proprio vicino alla mia cuccetta e che misura il numero e l'intensità delle particelle cosmiche che provengono dall'universo e che recano con se la memoria delle forze estreme che reggono le leggi di espansione e gravitazione.

Adriatica galleggia tranquilla nelle acque del Golfo di Napoli. Le cime scricchiolano tranquillamente nei passa scafi mentre decine di giovani piedi accarezzano la coperta con passi impacciati, attenti a non inciampare nei mille impedimenti che riempiono il ponte: winches, pastecche, golfari, rotaie, bozzelli, cime, sartie, lande, candelieri, gallocce, verricelli. Adriatica é contenta di essere al centro dell'attenzione. Adriatica é civettuola, rossa e bianca, slanciata, elegante anche dopo i maltrattamenti subiti dalle lunghe navigazioni oceaniche. Ama le attenzioni di chi la vive. Tre giorni di visite e lezioni di Fisica in barca e poi, domenica, se il tempo autunnale sarà clemente, partiamo per la Sicila. Catania sarà la prossima tappa.

 

La sera approfittiamo per passeggiare in città. Cerchiamo di conoscere meglio la splendida capitale del regno delle due Sicilie che conserva intatto il fascino da città borbonica e che attrae lo sguardo con i suoi monumenti, i suoi palazzi e la sua gente, nonostante le contraddizioni. Nonostante non tutti le vogliano bene. Via Partenope, Castel dell'Ovo, via Chiaia, via Toledo, via Crispi e Viale Gramsci. I teatri San Carlo e Delle Palme. Le vie dello shopping e quelle del Quartiere Spagnolo. La mattina alle sette mi sveglio. Sento Carlotta e Mattia a prua che incominciano a muoversi, ancora indecisi tra l'abbandonare il tepore dei sacchi a pelo e la voglia di una calda colazione. Lascio che si prendano il loro tempo. Io esco e vado all'edicola della Funicalare. Compro il Corriere e mi siedo allo Chalet di Ciro a Mergellina. Sfogliatella e caffé macchiato. Due chiacchiere con il cameriere. Leggo le prime pagine e poi torno a bordo, per iniziare la nuova giornata carico dei sorrisi della gente, allegra già di mattina presto.

Napoli é una gran bella città. Merita un'altra opportunità.

I suoi giovani sono la sua opportunità.

 

Filippo Mennuni

Skipper di Adriatica

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