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Forse i navigatori solitari hanno ragione...

18 June 2002 ore 20:00

Ieri sera abbiamo scrutato l’orizzonte ma altre luci non ne sono apparse… Oddio, c’era una stella sospetta ma alla fine si trattava veramente di un satellite, credo.

Archiviata la strana apparizione della notte scorsa, rieccoci alle prese coi soliti problemi di navigazione. Una navigazione, per ora, tranquilla. Stanotte addirittura troppo tranquilla: il vento è mancato e l’andatura è precipitata a 4 nodi. Per fortuna poi stamattina il vento è tornato oltre 20 nodi, e la barca è ripartita. Mancano 800 miglia alle Marchesi.

Se ieri si era tutti in preda ad un notevole attivismo (merito dell’esposizione ai raggi XKGY dei marziani?) oggi regna un grande rilassamento. Davide e Marianna hanno dormito fino a tardi (non avevano dormito stanotte) e anche io mi sono appisolato davanti al tavolo da carteggio. Covre invece non si spegne mai. Ha riaggiustato il motore (ancora problemi alla girante) e anche lo specchio del bagno della cabina di Giacomo-Giovanni-Enrico-Antonella che, aprendosi per il rollio, colpiva il rubinetto e apriva l’acqua e siamo rimasti quasi senza. Per fortuna il dissalatore funziona bene, e abbiamo ancora carburante visto che per la navigazione non lo stiamo usando. A proposito di acqua: sento che avrei bisogno di una buona doccia.

Ragionavo oggi sui navigatori solitari. Per un attimo (solo per un attimo) m’è sembrato quasi (quasi) di capirli. Effettivamente, una volta assuefatti e adattati alla vita in mare, potrebbe venirti la voglia di restarci il più a lungo possibile. Una volta abituati agli urli e agli sbattimenti della barca, del vento e del mare (io per esempio adesso sto frullando di qua e di là portandomi appresso il computer, in mezzo a “ciocchi” e a strepiti delle vele che mi avrebbero fatto accapponare la pelle fino a qualche giorno-mese fa) a qualcuno potrebbe – effettivamente – venire in mente che si possa stare in mare per sempre. Uso il condizionale perché, naturalmente, è solo un pensiero, una illazione, uno squarcio che mi si è aperto per caso. Non fateci caso...

 

Patrizio

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