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Ed è subito Oceano Pacifico

26 November 2006 ore 05:30

Posizione: 004°37'4N e 81°46'.8W

30 miglia a NW dell'isola Malpelo, al largo del Pacifico centrale. Rotta 237° veri. Ore 5:30 Local Time. Vento da ovest° a 15 nodi. Velocità 6 nodi con Randa e motore.

 

Quarto giorno di navigazione. Siamo ormai inoltrati nell'Oceano PacLifico. Il grande Golfo di Panama, che con i suoi venti tesi dovuti all'arrivo da nord di Fronti Freddi che scendono dalle grandi pianure continentali del Nord America, ha allargato le sue coste lasciando finalmente libera Adriatica di correre senza più frontiere terrestri verso l'alto mare. Dopo una prima notte a 30 nodi con forte mare al traverso, l'Oceano si è calmato. Fin troppo, per la verità, rispettando il significato del suo nome "Pacifico". Venti sempre più leggeri ci hanno spinto fino a ieri sera, quando, verso le 23:00 abbiamo dovuto dare motore per avanzare verso la nostra meta, dritta di prua e controvento. Per fortuna la brezza leggera non ostacola il nostro cammino e l'onda, che si mantiene bassa, non scuote l'armo di Adriatica, come di solito avviene quando si naviga contro il mare a motore.

Ma quest'onda lunga e costante già preannuncia un cambio delle condizioni. Infatti il mare, l'onda cioé, precedono o seguono il vento. L'acqua é un fluido in cui il movimento si propaga lontano centinaia di miglia dalla sua origine. E questo movimento viaggia più veloce del vento, quindi un cambio di direzione nella direzione delle onde, anche in assenza di vento corrispondente, é per noi marinai segno di un cambiamento.

 

Ugualmente, e lo avrete notato guardando il mare dalla costa, l'onda persiste più a lungo del vento che la ha generata, dopo una burrasca. Ma per ora, l'unico vento a spingersi è il "vento di sentina", come lo chiamava "Bobo", quando ancora navigava a bordo con me in Mediterraneo. 1.500 giri (per non affaticarlo e non consumare troppo carburante, io non lo spingo molto, il vecchio Volvo; potrebbe arrivare a 2.200 giri!) sono sufficienti per raggiungere i 6 nodi che ci fanno solcare questo mare esattamente nella scia della Luna che tramonta a prua. Una lunga strada argentata che brilla davanti a noi e si immerge esattamente in direzione delle Galapagos.

"La luna ci sorride!" dice Ricardo, da poeta qual è. In realtà lui crede di essere un Matematico, ma dentro é un poeta, ve lo dico io! E lo dice perché il quarto di Luna è proprio orizzontale, come una bocca socchiusa che sorride alla nostra Compagnia di Velisti per Caso. E crescente, la Luna. Stanotte è tramontata alle 23:00. Domani, lo farà poco prima di mezzanotte, conquistando un po' più di grandezza e 50 minuti di tempo. Poi altri 50 minuti circa e ancora un po' di superficie illuminata, finche, in corrispondenza con la nostra prima notte all'ancora alle Galapagos, sarà piena!

Beh, le organizziamo bene le cose per i nostri VpC, noi di Adriatica!

 

In questo momento un leggero chiarore, appena accennato, quasi fosse solo uno scherzo della nostra mente che desidera il nuovo giorno, si propone a est. Ma il cielo é ancora scuro e stellato e la scia che la barca lascia in acqua é fosforescente di plancton. Sembriamo una cometa sospesa nel buio, tra le stelle in alto e il loro riflesso in basso. Alessandro e Romolo stanno già rilevando la guardia. Sabrina e Giovanni smontano dopo le loro 3 ore, le peggiori, le più solitarie e silenziose: dalle 2 alle 5! L'odore del caffé appena fatto ricorda l'Italia e casa. Ma la voglia di vivere un nuovo giorno, qui su Adriatica, in mezzo al Pacifico, sulla rotta per le Galapagos, caccia ogni nostalgia... Beh, quasi! Oggi niente pesca. Abbiamo pescato ogni giorno dorados da almeno 10 KG (vedrete le foto appena possibile). E non riusciamo a finirli. Quindi, siccome peschiamo per mangiare e non per divertimento, anche se vi dirò che Gionfry, Romolo e Alessandro si divertono a questa attività, oggi pesca sospesa. Si finisce il pesce che c'é.

A domani, Velisti!

 

Filippo Mennuni

Skipper di Adriatica e il suo equipaggio

 

Dal diario di Sabrina, Velistapercaso

 

Siamo quasi a metà strada all'arrivo alle Galapagos ed è il quarto giorno di oceano ed il navigar su questo mare ha messo a dura prova l' equipaggio,in particolar modo lo stomaco. Romolo è a dieta forzata, Gianfranco è sdraiato sul letto con la febbre, gli unici in piedi siamo io, Rita, Giovanni, Alessandro, Marco e naturalmente il capitano e Riccardo. Il vento di ieri e di oggi ci sta portando con una buona andatura. Il sole non manca e le battute di caccia sono state molto abbandanti: due Dorati di almeno 10 kili l'uno. In questo preciso momento, ore 9:30, c'è calma, dopo i turni notturni la ripresa è un po' lenta. Al prossimo diario

 

Sabrina

 

 

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