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Il diario di bordo di Zoe, o meglio, di Medea

23 June 2010 ore 12:00

Ormai è passata una settimana più due giorni dal momento in cui siamo arrivati ed abbiamo imposto malamente e goffamente la nostra presenza su Adriatica, e (purtroppo per alcuni ospiti e purtoppo certamente per lo zio Giuseppe) siamo ancora qua, ora come ora.

Il primo gruppo inviato dalla Q8 è arrivato a Portoferraio lo stesso nostro giorno, e s'è dovuto subire, insieme allo skipper Mattia, travestimenti vari e lunghe scampagnate di dubbia ragione. Nel complesso, non abbiamo avuto né un morto né un disperso: è stato un successo.

Abbiamo girato scene sognando gli Argonauti su una spiaggia - abbiamo improvvisato Cesare e Mataro gemelli ritrovati, tra le altre cose -, abbiamo reso Lara una perfetta Atalanta, Mattia un Giasone col perpetuo male ai piedi (lo dice sempre, Carlotta, che il prode skipper è un poco fragile) e Lorella e me delle Medee potenti, cattive e vendicative, com'é giusto che sia.

Abbiamo poi organizzato insieme al gruppo di Archeologia Viva del museo di Piombino una visita al mondo etrusco ed in seguito una cena in stile etrusco antico; ci siamo ritrovati a mangiare ed ad essere ripresi dallo zio Giuseppe fingendo grande serietà, mentre ci era più che chiaro che in quel momento non eravamo altro che un gruppetto di strana gente che si atteggiava e si travestiva da etrusco e/o da argonauta.

Non mento quando dico che è stato veramente divertente poter passare del tempo e fare assurde cose con quel cosiddetto gruppo! Tra le altre cose, memorabile è stato il confronto tra Friuli e Sicilia - con l'aggiunta approssimativa dell'Emilia Romagna - tenuto una sera da Cesare e Guido, ed in seguito la guida del nostro "Ganimede" verso Piombino ed i relativi canti più o meno sconci in bolognese stretto tenuti da Mataro e mia madre. Inoltre, è da ricordare: la lira di Mataro è fragile, è bambina, è sacra!

E con questo spero d'aver riassunto il primo giro che la nostra cara Adriatica ha sostenuto in compagnia del primo gruppo della Q8.

Per adesso, posso solo dire che il secondo è prontamente arrivato. Ci hanno raggiunti a Porto Santo Stefano, abbiamo circumnavigato l'argentario ed ora, a Giannutri, stiamo preparando un nuovo Giasone (il vecchio si è seriamente fatto male ad un piede), il cosiddetto Re e i relativi costumi per la prossima scena sugli Argonauti. Continuate a seguirci!

Per vostra sfortuna ho accolto facilmente un ricatto di Carlotta (e dello zio Giuseppe, che a quanto pare le dà manforte), per cui nei prossimi giorni sarà mio il compito di aggiornarvi.

Bon; alla prossima!

 

 

Zoe

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