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Black water rafting, Zorb e ovovie

4 October 2002 ore 20:00

Sempre sulle tracce della cultura neozelandese abbiamo testato per voi alcuni dei giochi preferiti degli abitanti di quest'isola. Naturalmente si tratta sempre e comunque di sport estremi.

Per esempio io sono stato a fare il Black Water Rafting, che significa letteralmente "Rafting nelle acque nere". Si tratta di una grotta molto lunga, una sorta di budello sotterraneo, attraversato per tutta la sua lunghezza da un fiume. Ti mettono una muta, ti vestono molto ridicolo e ti appoggiano il sedere su una camera d'aria, nel mio caso da camion, e ti infilano in queste grotte, e tu galleggi con la camera d'aria e le attraversi tutte. La sensazione è stupenda perchè sembra di visitare ad un certo punto l'Ade, l'Inferno. C'è anche un'attrazione di carattere naturalistico: in una di queste grotte ci sono delle larve fosforescenti appese alle pareti che quando passi al buio le vedi luminescenti.

L'altra esperienza che abbiamo fatto è lo Zorb. E' una grande palla di gomma dove ti infilano dentro, tipo Attilio Regolo e ti buttano giù da una collina. E' molto divertente e non ti fai male. E' una sensazione molto strana. Poi tornando verso Auckland siamo saliti su un'ovovia, che ci ha portato in cima ad una collina dalla quale siamo scesi a bordo di cariolini strani in una pista.

Insomma, una cosa ho capito dai neozelandesi che questo gusto per gli sport estremi in realtà nasconde un gusto per la natura, tutte queste sensazioni particolari sono un pretesto per venire a contatto con la natura: dai cariolini dell'ovovia si vede la natura, andando nel Black Water Rafting si vede la natura, andando in giro con queste moto a quattro ruote ne approfitti per visitare tutte le aziende agroalimentari, la campagna che è molto selvaggia e molto bella. Quindi, mentre all'inizio consideravo queste cose degli sport estremi fini a se stessi, poi ho capito invece che facendoli hai per forza un contatto con la natura molto gratificante e molto interessante.


Patrizio

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