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di Christian Zovico

 

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L'imbarcazione è stata fatta costruire da Andrea Stella, un giovane disabile di Thiene (VI), la cui paraplegia è stata causata da un'ingiustificata ed inspiegabile aggressione subita nell'agosto 2000 a Fort Lauderdale (Florida) dove si trovava per motivi di studio. Andrea aveva sorpreso alcuni malviventi che stavano tentando di rubare la sua auto (presa a noleggio) e uno di loro, senza lasciarli il tempo né di fuggire né di reagire, gli sparò due colpi a distanza ravvicinata. Dopo 40 giorni di coma Andrea si salvò, ma una pallottola lese la colonna costringendolo alla sedia a rotelle. Un anno dopo il grave episodio Andrea, amante della nautica, iniziò a coltivare il sogno di tornare a navigare come accadeva prima. Prese contatto con numerose agenzie di tutto il mondo per trovare un'imbarcazione adatta ma scoprì che non vi erano possibilità concrete. Con il sostegno della famiglia decise di costruire un catamarano le cui caratteristiche dovevano basarsi su una gestione razionale degli spazi interni ed esterni al fine di garantire una facile accessibilità, una mobilità interna adeguata e, soprattutto, la possibilità di governare l'imbarcazione autonomamente.

Per questo sono state progettate ed inserite una serie di innovazioni tecnologiche e di design che ora costituiscono la caratteristica principale di questa imbarcazione (www.lospiritodistella.it). Il catamarano è quindi diventato un modello da imitare per tutti coloro che si occupano di costruzione e progettazione, presentandosi come un laboratorio qualificato per studiare, testare e ideare soluzioni per migliorare l'accessibilità di luoghi, mezzi e strumenti. Il progetto ha fatto capire che rendere accessibile una situazione per un disabile significa far diventare la medesima cosa più confortevole per tutti e quindi la validità del progetto è trasversale e universale. Si pensi che il telecomando è stato inventato da una persona disabile. Quante altre soluzioni, a vantaggio di tutti, potrebbero essere individuate nella vita di tutti i giorni applicando la stessa razionalità?

Il progetto "Giro d'Italia 2004 - Vela per tutti", promosso dall'associazione Onlus "lo Spirito di Stella" assieme a Tim - Telecom Progetto Italia, sta offrendo la possibilità di vivere l'esperienza della barca a vela ad oltre 200 disabili. Il Tour 2004, è partito i primi di aprile da Savona e prevede che il catamarano passi per i principali porti nazionali nel corso di 7 tappe durante le quali saranno organizzati dei corsi di avvicinamento alla vela per equipaggi misti (disabili e medici-fisioterapisti). Ogni tappa prevede 6-8 giorni di giornate di mare con equipaggi che si alternato tra loro. Il Giro d'Italia 2004 rappresenta la concretizzazione del Progetto "Vela per tutti" che ha avuto il suo "prologo" lo scorso anno a Savona dove per la prima volta è stato organizzata una settimana di vela alla quale hanno preso parte pazienti disabili, medici e fisioterapisti di alcune Unità Spinali. Durante l'esperienza ci si è resi conto dell'importanza e del significato che questa iniziativa assumeva anche dal punto di vista medico-riabilitativo, oltre che umano: per i pazienti ha rappresentato una rinascita morale e psicologica; per i sanitari è stato possibile sperimentare nuovi e innovativi metodi e tecniche nel campo del recupero psicomotorio.

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