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L'oceano sa farsi perdonare!

29 September 2013 ore 19:00

di Filippo Mennuni.


Il mare si è calmato durante la notte. Resta un po' di onda lunga da Sud Ovest. Il vento è ormai a soli 15 nodi. Una pacchia! Maurizio si è sbarbato. Io ho fatto una doccia mitica e ho trovato, in fondo alla sacca, una maglietta ancora immacolata. Mi sento nuovo. Tutti siamo più sollevati e riposati. Ci sorridiamo.

Giorgio programma l'arrivo e sistema le sue note. Io faccio una parte del mio turno di guardia e poi lascio il timone a Giovanni. Devo verificare il desalinizzatore e altre cosette. Alle sette ho alzato tutta la randa e rialzato la vela di prua, la tormentina, che possiamo bordare piatta e che riesce a portare anche con un vento così stretto a prua. Se aprissimo il grande fiocco di strallo saremmo costretti a poggiare, cioè ad allontanarci dal vento perché questa vela possa restare gonfia. Questo ci farebbe percorrere una rotta di almeno venti gradi più larga rispetto alla prua attuale e ci manderebbe su Lanzarote, con un allungamento notevole del percorso per poi tornare a Tenerife. Dunque sfruttiamo l'assetto Randa piena, tormentina e motore a due mila giri. Ora avanziamo a otto nodi e il nostro ETA (Estimated Time of Arrived) è fissato dal computer di bordo alle 7 del mattino del 1 ottobre. Saranno contenti a terra i nostri amici che ci aspettano e i nuovi che imbarcheranno.

La giornata è fantastica, cielo azzurro e qualche nuvoletta a batuffolo che ci rotola sulla testa, scorrendo verso NE. All'orizzonte qualche cumulo nembo un po' più alto e corposo, ma nulla che ci impensierisca. 

Inizia una giornata di piccoli lavoretti, sedute stile "abbronzatura tropicale" (mica vorrai tornare bianco dalle Canarie?) e letture.  L'oceano cattivo ora è decisamente benevolo, di un blu profondo e limpido. Ci fanno visita dei delfini. Prima due, una coppia: lei più piccola e lui più imponente. Giocano un po con la prua. Do un nome a entrambi e poi, quando inizio a chiamarli a gran voce, se ne vanno. Forse non hanno gradito i nomi che ho scelto. Poi un gruppo più numeroso. Una quindicina. Giocano a prua, saltano, restano una decina di minuti, il tempo per fotografarli e filmarli.

La giornata si chiude con un tramonto da cartolina, con il sole che sparisce dietro una cortina di nuvole grigie all'orizzonte, ma che illumina di gialli, arancioni, rosa e rossi tutto il cielo verso nord. Buon segno per la notte. Venere è presente all'appuntamento. Luminosissima, indica precisamente la nostra rotta. Con il buio la sua scia sembra un faro. La seguiamo con precisione fino a che non scompare dietro l'orizzonte. Il cielo è così puro che tutta la volta stellare ci si appoggia. Magia pura.

La natura sa farsi perdonare. L'uomo, non sempre.

Commenti

contenta di poter leggere questo diario
on s'y croirait!
grazie Filippo

inserito da beatrice il 07/10/2013 alle 10:03

Davvero bello leggere il diario di questo fantastico viaggio!
L'Oceano, per chi non l'ha mai visto...cosi pericoloso e al contempo affascinante!
Vento in poppa! Domani la Barcolana:-)





inserito da Barbara il 12/10/2013 alle 21:33

bella ragaaaa

inserito da Andrea il 16/10/2013 alle 13:43

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