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Matti per la vela

Ormai è chiaro che la barca a vela non è solo uno status symbol, ma un vero e proprio mondo a parte, dove poter sperimentare e scoprire nuovi modi di vivere. Gli spazi angusti sono una delle principali sfide per ogni marinaio perché richiede pazienza e spirito di adattamento. Questa e altre caratteristiche rendono le barche a vela un luogo perfetto per seguire da vicino persone con disagi e avviare programmi di recupero mirati.

Ecco quindi nascere moltissimi “laboratori galleggianti” gestiti da associazioni e organizzazioni di ogni genere. E' il caso di Matti per la vela, associazione genovese che ha come scopo quello di promuovere progetti dedicati alla "prevenzione del disagio giovanile, della disabilità, dell'emarginazione sociale, delle tossicodipendenze e della disoccupazione". Uno dei suoi obiettivi principali è quello usare la vela come strumento di integrazione sociale per i giovani.



La finalità dell'associazione è ben spiegata sul sito internet ufficiale, dove leggiamo che Matti per la Vela ONLUS propone attività didattiche dedicate a soggetti in condizioni di disagio sociale e psichico, condividendo esperienze significative tramite percorsi di formazione e crescita attraverso la navigazione in barca a vela. Non è un segreto che abbiamo una passione per questo genere di progetti, che danno alla vela e al mare connotazioni diverse da quelle abituali. In fondo, molti velisti dicono che la vela può avere qualità terapeutiche! Non a caso i partner di questa iniziativa sono vari e importanti, fra i quali notiamo anche l'Unione Italiana Vela Solidale, lo Yacht Club Italiano e l'Ass. Non solo Vela Onlus.



L'associazione propone una serie di attività e cerca di coinvolgere i ragazzi in regate, uscite più classiche, iniziative collaterali e per ogni progetto prevede obiettivi diversi legati non solo all'esperienza dei partecipanti, ma anche degli operatori e degli istruttori coinvolti. In tutti i casi si tratta di attività continuative, con incontri spesso settimanali. La ricerca e il recupero di un benessere psico–fisico sono l'obiettivo finale e servono a supportare la guarigione anche di coloro che mostrano una scarsa cura di sé a causa di patologie che comportano la tendenza all’apatia, alla sedentarietà, a frequenti disordini alimentari...



I "Matti" cercano di non tralasciare nessun aspetto e usano la nautica anche come strumento per aiutare l'inserimento nel mondo del lavoro, sfruttando i contatti con gli esperti del settore. Si tratta, insomma, di un progetto a tutto tondo, che cerca di sfruttare le caratteristiche della vita marinara come mezzo per creare momenti di socializzazione, proporre sfide ai ragazzi con disagi, fornire nuovi modi di percepire e affrontare il mondo. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo direttamente al sito dell'associazione, dove potrete trovare i diversi programmi e le relative schede, ma anche una galleria fotografica, e una serie di link utili.



Buon vento!

Serena Canu

Redazione di Velistipercaso.it

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