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Le Isole Canarie

17 March 2006 ore 00:00

Secondo le previsioni Adriatica raggiungerà le Isole Canarie il 1° aprile prossimo. Ottocento miglia di navigazione oceanica d’altura le separano da Gibilterra, e sarà ancora il nostro skipper Filippo Mennuni a guidare Adriatica in questa seconda tappa della rotta rossa.

Il nostro percorso prevede soste a Lanzarote, Fuerteventura e Gran Canaria, tre delle sette isole principali dell'arcipelago. Le isole hanno origine vulcanica, sono le cime emerse di una catena montuosa sommersa nell'oceano e ancora attiva. Diversi fattori ambientali rendono il clima mite e apprezzabile durante tutto l'anno: la posizione geografica al largo del Marocco meridionale, con una distanza minima dalla costa africana di circa 100 km, la conformazione del terreno, la presenza di venti e correnti marine calde. La temperatura media è di 18° in inverno e 24° in estate, ma il clima può variare sensibilmente da mite e umido a molto secco in funzione dell’altitudine e della posizione dell'isola rispetto ai venti principali (alisei o scirocco).


Le Canarie sono una delle 17 comunità autonome della Spagna, che le conquistò nel corso del quindicesimo secolo. La popolazione autoctona (i "guanchi") resistette a lungo e i superstiti alle lotte d'invasione preferirono lasciarsi morire o suicidarsi piuttosto che subire la dominazione straniera. Da allora, le isole rappresentarono una fondamentale tappa per la flotta spagnola e non solo: vi fecero sosta, tra gli altri, Colombo e Magellano, ma anche, più di recente, il Bounty e... Adriatica.

 

Il clima è solo una delle caratteristiche che rendono questo posto un polo d'attrazione per più di dodici milioni di turisti l’anno. Alcune isole (Lanzarote, La Gomera, Gran Canaria) sono state dichiarate dall'UNESCO "riserve mondiali della biosfera": un titolo prestigioso, che l’organizzazione assegna alle aree che raggiungono l'obiettivo di armonizzare la tutela dell'ambiente e la conservazione della biodiversità con le esigenze di sviluppo turistico e preservazione del patrimonio culturale.

Le Canarie ospitano quattro dei tredici parchi nazionali della Spagna, anche se la superficie totale delle isole rappresenta appena l'1,5 % di quella spagnola. Uno di questi, il Parco Nazionale Timanfaya, si trova a Lanzarote e ha al suo interno diversi vulcani attivi.

 

L'ecosistema delle isole, che formano insieme ad Azzorre, Madeira e Capoverde l'ecoregione della Macaronesia, è estremamente variegato e ricco di specie animali e vegetali. Alcune sono molto note, come il canarino che da qui prende il nome (anche se quello locale selvatico è di colore marrone, molto diverso da quello che conosciamo noi). Altre sono meno conosciute, come il lagarto del Salmor, grande lucertola particolarmente brutta che raggiunge il metro di lunghezza. Numerose anche le specie vegetali autoctone, come la Dracaena Draco (albero del drago, già presente prima dell’ultima glaciazione), il pino canario, la palma delle Isole Canarie. Più di duecento le specie di uccelli, per lo più migratori di passaggio, e circa trecentocinquanta le specie di pesci, molto amati sia dai numerosi pescatori che dagli appassionati di attività subacquee.

La morfologia delle isole e la ricchezza biologica rendono i paesaggi variegati: dalle ricche foreste di laurisilva si passa ad aree semideserte abitate solo dai cactus, dai paesaggi spogli delle distese laviche alle bellissime spiagge sabbiose affollate di turisti, passando per i verdi terreni coltivati a vigne, banani, tabacco e ulivi.

 

La natura vulcanica delle isole è testimoniata anche dalla presenza del vulcano Teide a Tenerife, che con i suoi 3718 m è la montagna più alta della Spagna e il terzo vulcano del mondo. Sul Teide, a 2400 m di altezza, è stato costruito l'osservatorio astronomico Carlos Sánchez, che dal 1972 permette di osservare il cielo stellato.

Dalle testimonianze risulta che la bellezza delle isole Canarie era nota agli antichi romani e ai fenici: attestate già nell'opera di Plinio il vecchio, pare che siano state le ispiratrici del mito delle Esperidi. Il mito narra che erano sette bellissime sorelle e dimoravano ognuna su un'isola, protette da un drago con 100 teste e da Ercole, che non lasciava che alcuna nave passasse attraverso lo stretto di Gibilterra cui era posto a guardia.

La lingua ufficiale è lo spagnolo e la popolazione (circa 1.600.000 abitanti) è in maggioranza spagnola ma con significative presenze di nordafricani, latinoamericani e italiani. L'economia si regge sulle numerose attività turistiche e sulle coltivazioni sub-tropicali, anche se l'acqua dolce, scarsa a causa della mancanza di fiumi, è ricavata in gran parte dagli impianti di desalinizzazione.

 

Alex Castelli

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