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La traversata dell'Indiano in 7 giorni

1 March 2004 ore 16:00

E' passato almeno un mese e mezzo da quando vi ho dato le ultime notizie da Adriatica. Il motivo è attribuibile, prima di tutto, a vari problemi tecnici di comunicazione nel nostro sistema di bordo e, risolti quelli, al fatto che abbiamo navigato in luoghi disabitati e remoti, abbiamo attraversato una metà dell'Oceano Indiano e ultimamente ci stiamo spostando da un atollo all'altro delle Maldive: tutti luoghi dove non ci sono connessioni internet!

Molti gli avvenimenti da raccontare.

In ordine cronologico: Federica, la nostra marinaretta che ci aveva seguito da Cairns a Singapore, è ritornata a bordo. Essendo questo il suo ultimo anno di liceo, Fede ha ottenuto un permesso speciale dal Collegio Professori per saltare un paio di mesetti di scuola e poter continuare l'esperienza su Adriatica. Proprio oggi, mentre scrivo, il nostro valido aiuto sta per imbarcarsi su di un aereo che la riporterà a Milano e alla vita scolastico-cittadina. La ringraziamo e le auguriamo di ottenere un'ottima maturità scientifica!

Ancora in acque tailandesi, abbiamo fatto una bellissima crociera con sette amici chioggiotti, rimasti entusiasti di quelle isole affascinanti. E' stato un gruppo molto affiatato, divertente ed esuberante, che ci ha riportato (Gigi e me) nell'ormai lontana atmosfera "di casa". Partiti i chioggiotti sono arrivati i "centurioni" (come li ha soprannominati Gigi): cinque amici romani DOC, capeggiati da Claudio Amendola, ben intenzionati ad attraversare l'oceano indiano. Velisti esperti e meno, tre dei quali addirittura alla prima esperienza di una navigazione che fosse più lunga di un giorno! Claudio, Roberto, Peppe, Fabrizio e il loro cameraman Flavio si sono adattati e adeguati in fretta ai nuovi ritmi della barca, alternandosi e amalgamandosi completamente con noi nei turni di guardia e di timone, superando con intelligenza tempi morti e momenti di noia, così come situazioni in cui la navigazione è stata piuttosto movimentata e impegnativa.

Sono stati divertenti, interessanti, canterini (proprio nel senso che cantavano spesso) e gentili. Claudio ha avuto giustamente un ruolo trainante, ma di sicuro non avrebbe potuto avere quattro spalle migliori. Ottimi compagni, dunque, che ci hanno fatto percorrere velocemente e in allegria le 1500 miglia che separano Phuket dai mitici atolli delle Maldive. A onor del vero (e senza faziosità...) devo aggiungere che Gigi è stato ancora una volta il perfetto regista dell'avventura, l'eminenza grigia che muove i fili da dietro le quinte. Senza dimenticare Adriatica!! La "Rossa" si è comportata molto bene ed è sfrecciata sulle onde dell'oceano a una media degna di nota: 1550 miglia in 7 giorni e 6 ore!

Buttata l'ancora a Malé, capoluogo dell'Arcipelago maldiviano, c'è stato l'incontro con Patrizio, Syusy, Zoe, Orso e Giuseppe, atterrati all'aeroporto alla stessa ora dello stesso giorno del nostro arrivo (avvenuto un paio di giorni in anticipo sulla tabella di marcia). Tutte le complesse pratiche d'entrata ci erano state facilitate e preparate con competenza da Giorgia Marazzi, responsabile dell'ufficio consolare italiano. Tutti quanti abbiamo passato alcuni giorni a Madoogali, sull'atollo di Ari, assistiti in modo squisito dal padrone di casa Ettore Sarzi, fino alla partenza di Claudio e dei suoi fidi centurioni. Adriatica, con il suo carico di "Velisti per caso", ha ripreso la navigazione, esplorando e filmando alcuni fra i luoghi più belli e interessanti di questo lungo arcipelago. Gli atolli e l'acqua hanno dei colori incredibili che vanno dal bianco accecante a tutte le tonalità del blu.

La barriera corallina che li circonda è abitata da migliaia di pesci di tutti i tipi e dimensioni, ma purtroppo il corallo ha subito il fenomeno dello sbiancamento ed è in buona parte morto. Durante il loro periodo di permanenza maldiviana, Patrizio e Syusy hanno entrambi festeggiato il loro compleanno: occasioni in più per passare alcune ore in allegria, sempre circondati da amici ormai da anni inseritisi alle Maldive, che hanno affiancato Orso nell'organizzazione del suo lavoro. Enzo Spina è stato il regista di incontri, visite, spedizioni (sopra e sott'acqua), coadiuvato da subacquei esperti come Claudio Zottarel. Enzo e la sua compagna Marta saranno addirittura con noi nella traversata che ci porterà in Yemen...


Irene

Skipper di Adriatica

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