Il sito navigabile dei Velisti per Caso!
twitter facebook friendfeed flickr youtube scrivi a

velisti tv

> newsletter

> cerca

> credits

iscriviti alla
newsletter


cerca nel sito

In trepidazione aspetto Adriatica

15 January 2007 ore 18:00

...di Adriatica ho solo qualche frammentaria email di Filippo. E’ partita da Antofagasta da una settimana, mare mosso, onda lunga, poco vento! La peggior situazione per chi va per mare in barca a vela. Vivo da terra questo giorno di attesa della barca, in maniera certo più confortevole degli uomini di Adriatica... sorseggiando un Pisco con amici cileni, nel loro appartamento che dall’alto domina Marina di Higuerilla. 

Ho l’ansia nel cuore! So bene che il mare impone sempre i suoi tempi e lo fa senza rispettare i programmi, quasi a voler ribadire la sua superiore e profonda indifferenza alle particolari esigenze degli uomini. Ho bisogno di star solo in questi momenti, sciogliere la mia ansia, riconciliandomi col luogo.


Percorro senza una meta precisa la strada che da Concon corre tortuosa lungo la costa fino a Viña del Mar. Il paesaggio è sontuoso, dune gigantesche si proiettano nel mare, dove scogli enormi come piccole isole contrastano le onde oceaniche, creando una distesa di schiuma candida sull’acqua turchese. E’ lo spettacolo di una natura possente che esprime con immediatezza tutta la potenza dell’oceano.

Ma poi l’uomo si riappropria della natura in maniera aggressiva ed arrogante. Da Reñaca in poi è un’esplosione di cemento, torri gigantesche, edifici colossali che seguono il profilo della montagna, con giardini pensili come quelli dell’antica Babilonia. Spiagge su cui si affacciano grattaceli come il lungomare di Rio, prati all’Inglese, palme ed eucalipti, più in alto pini, gente abbronzata che alterna il surf al più rassicurante footing. Un incrocio tra la Florida e la California, una situazione che mi sembra strana per l’idea che ho del Sud America. 

Ma questo è il Cile, il paese che dopo la dittatura è divenuto la democrazia che cresce più velocemente di tutti i paesi dell’America Latina, dove il primo ministro è una signora, medico, intorno ai cinquant’anni ed il suo governo gente altrettanto giovane e motivata. Dobbiamo incontrarli, forse riusciremo a capire il miracolo di questo paese! Ma ecco un puntino rosso in mezzo all’oceano, si fa sempre più visibile, è diretto verso Marina di Higuerilla. Ecco il logo ENEL sulla randa spiegata! E’ Adriatica! L’appuntamento incerto ed agognato è ora possibile nei tempi e nei modi previsti. Filippo ha di nuovo fatto centro. Pur rispettandone la forza, ha mediato col mare e ce l’ha fatta!

Entro nella marina, piccole palme, piscine e pratini curati si affacciano sulla banchina. Sembra in piccolo il Fisherman’s Wharf di San Francisco, ma al posto dei leoni marini, simpatici pellicani si accalcano sui pontili. Adriatica ha già ormeggiato; abbracci, scambio di doni, qualche pratica burocratica. La barca è in ottimo stato. Il nostro impianto ha funzionato, producendo oltre trenta chilowattora di elettricità verde e risparmiando circa cento litri di gasolio. Tutto documentato sul computer di bordo che segue inflessibile il percorso del nostro esperimento.

Il guardiano della marina mi sorride con il suo volto abbronzato. Mi rivolgo a lui: "Manana tenemo la ministra!". Non sembra particolarmente eccitato, è molto più attratto dalla maestosa presenza di Adriatica, la più bella di tutte. Ci attende molto lavoro... ma domani è un altro giorno!


Franco Donatini

Resp. Sistemi di Generazione della Ricerca di Enel


Inserisci commento

Inserisci il codice

riportato qui a fianco

Questo website utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza d'uso. Proseguendo la navigazione date implicitamente il consenso all'uso dei cookie. close [ informazioni ]