Il sito navigabile dei Velisti per Caso!
twitter facebook friendfeed flickr youtube scrivi a

velisti tv

> newsletter

> cerca

> credits

iscriviti alla
newsletter


cerca nel sito

Impressioni, immagini e ricordi di Syusy a Cuba

30 March 2002 ore 12:00

Il sentimento che suscita Cuba è proprio ambivalente, ma non solo, in un primo momento direi che è proprio un sentimento disperato perché le contraddizioni sono tantissime: vedi delle cose belle come l’Havana vecchia, come l’hanno ristrutturata recuperado la gente che ci stava, il popolo, la gente dei quartieri poveri; invece noi li cacciamo via dal centro storico, da noi i centri storici diventano delle banche, dei centri commerciali ecc., quindi questa è una bellissima iniziativa. Poi vedi la difficoltà che hanno loro di vivere e dici "Oh mamma mia", vedi il peso e il dollaro che sono due logiche completamente diverse, vedi ciò che ha portato il turismo: quelli che si sono arrangiati col turismo stanno meglio, stanno creando una specie di borghesia, quelli che invece stanno ancora nella logica del peso, dell’assistenza – se vogliamo-sono messi proprio male, poi vedi che ogni tanto si interrompe la corrente elettrica, con l’embargo hanno delle forti difficoltà…

Hanno però un carattere eccezionale, sono incredibili, sono tutti BELLI, tutti sani, tutti anche felici, perché no? Insomma, a un loro livello più evidente del nostro di felicità.



Abitano in un’isola meravigliosa e che però ha un inquinamento spaventoso per il problema delle macchine. Poi c’era anche il pericolo della dengue (malattia infettiva trasmessa da insetti simile ad un'influenza), che loro stanno cercando di eliminare, perché hanno una sanità efficientissima, dei medici incredibili e dal punto di vista della speranza di vita e della natalità dei bambini sono messi meglio di noi , e questo è fuori di testa a pensare che sono un paese sudamericano…



Allora, io le ho pensate tutte… ho avuto dei momenti di down veri… ho pensato tutto e il contrario di tutto, e poi alla fine, quando mi sono ritrovata protetta da un albergo internazionale di quelli che prendi una volta nella vita perché costano troppo (in dollari), e mi sono trovata lì -come dire- in Occidente a potere ragionare – perché forse prima non riuscivo neppure a ragionare dal casino che c’era in tutto - ho guardato delle foto e ho ripassato nella mia testa le immagini delle cose che avevo visto, delle persone che avevo conosciuto, le cose che ho un po’ patito ecc., e veramente mi è venuta una commozione incredibile per questa gente!

Perché questa gente ha della poesia, vive con della poesia, non so cos’ha quell’isola, ma è un’isola poetica. E’ un’isola privilegiata (perché è ai tropici), un’isola bellissima, ha quest’estetica conservata degli Stati Uniti, queste macchine stupende, questi palazzi che sono rimasti così deco’, questa gente bellissima, queste facce simpatiche, questa gente che si diverte con niente (vanno sul lungomare del Malecon con le onde che arrivano e si divertono come matti), questa gente che vive d’amore, perché sono tutti innamorati, si innamorano continuamente, che vive di ballo e di musica, questa gente che però soffre, che ha anche dei casini perché è anche un terzo mondo, vive nelle baracche, ha dei problemi veri di vita... insomma è un'isola che nella sua estetica veramente vive di poesia.



I cubani sono poetici… hanno questo grande privilegio… e noi li guardiamo e diciamo “Che belli!” , e allora ci rendiamo conto che la poesia viene da questa contraddizione: viene dalla sofferenza e dalla capacità di essere felici con niente.

 



Syusy
(Marzo 2002)

 



Impressioni a caldo sul viaggio a Cuba 

 



Tullia (redazione): Ti è piaciuta questa prima esperienza di barca su Adriatica? Come hai trovato Cuba?

Syusy: Mi è piaciuto tantissimo stare in barca su Adriatica, ma soprattutto - come sempre - è stato interessantissimo anche il fatto di fare terra, quindi di conoscere Cuba. Era la seconda volta che andavo: la prima volta sono stata sette anni fa quando ero in cinta di sei mesi di Zoe e questa volta sono andata per manina con la Zoe. E poi l'altra volta non sono riuscita a muovermi di più che all'Avana, invece questa volta sono potuta andare fino a Santiago. Siamo andati in pullman con una compagnia di italiani che facevano lo spettacolo di Pinocchio, quindi pieni di Pinocchi da tutte le parti! Poi siamo andati in una cooperativa teatrale che è anche una cooperativa agricola, abbiamo visitato una scuola, abbiamo visto gente che faceva autostop lungo la strada, abbiamo visto altri a cui si rompevano le macchine e noi ne ridevamo... e alla fine anche a noi ci si è rotto il pulmino! Siamo dovuti scendere, abbiamo dovuto aspettare un giorno che arrivasse il meccanico e siamo stati ospiti da un contadino, poi finalmente il meccanico è arrivato... Abbiamo preso anche una macchina di queste belle americane che hanno loro - le Cadillac - e poi siamo arrivati a Santiago dove c'è proprio una bella vita notturna, poi abbiamo visto un parco preistorico, i dinosauri, i coccodrilli... Ci siamo incontrati infine con la barca, Marco Covre è diventato matto a cercare il gasolio, poi finalmente dopo un bel po' siamo riusciti a partire per Cayo de la Regina, dove all'inizio non trovavamo il ristorante che ci aveva detto Orso, poi alla fine l'abbiamo trovato, ma era in un altro posto. Ah... abbiamo visto una cosa bellissima: degli squali e un personaggio che entra nell'acqua e gioca con loro. Era la prima volta in assoluto nella vita che vedevo una cosa così, impressionante! E poi io e Pat siamo tornati qui a Bologna, perchè dobbiamo mettere a posto delle cose, dobbiamo montare e chiudere le prossime puntate.

 



Tullia (redazione):  Avevate voglia di tornare?

Syusy: Siamo tornati con molto rimpianto, Pat non vede l'ora di risalire in barca, io purtroppo credo che dovrò rimanere qui a montare le puntate... vi amo molto, telespettatori, ma insomma è un bello stress. E in più, ho visto quanto montare in barca sia stressante, ho potuto vedere come ci lavorano i ragazzi Giacomo e Giovanni e devo dire che riuscire a montare "vomitando" (perché alla fine è così) i cinque minuti... è proprio una follia! Se sopravviveremo, riusciremo a finire questo giro del mondo; che non è tanto il giro del mondo il problema, quello in sè non è niente, è la complicazione di volErlo raccontare in TV il vero problema!

 



Tullia (redazione):  Parlando di Cuba, spiegaci meglio cosa sei andata a scoprire riguardo alla santeria.

Syusy: Sì, sono andata da dei santeri. La santeria è una religione tipica cubana dell'America latina, è un sincretismo fra la religione cattolica e la religione africana. Ci sono degli dei fantastici: c'è Chim Mangià, che è la regina acque, la grande madre, bianca azzurra e blu. C'è Ochùn che è meravigliosa, con il ventaglio, molto cocotte, è sempre contornata da ballerine e da cose carine; ne fa di tutti i colori, quindi ci fa ben sperare. Nella loro religione c'è anche questo permesso, sei fedele ad una dea che sa essere felice, che è capace di dominare gli uomini. Lei è l'unica ad avere visto il supremo, ed è una donna! E poi ci sono tutti gli altri: Changò, che sono stati sincretizzati dalla religione cattolica (lei corrisponderebbe a Santa Barbara), La Madonna del Cobre...

 



Andrea Casadio: Stai parlando del femminile legato al divino, insomma.

Syusy: Sì, qui il femminile è forte perché qui c'è proprio una forza femminile africana, qui non si scherza. C'è sia un maschile machissimo, molto chiaro, molto marcato; però c'è un femminile che è esageratamente prorompente. E' quello che manca a noi cattolici. Ho intervistato una santera-pittrice e con lei siamo state tutte due esaltate dalla figura di Ochùn perché veramente è quello che manca a noi nel nostro immaginario di divino. E' il femminile nel divino, ma vincente: lei è una single però ha tutti gli uomini che vuole, procura anche uomini alle sue amiche (quindi è una buona amica...). E' potente, può molto... ha volato in alto e ha visto.

 



Andrea Casadio e Tullia Benati

Redazione Velistipercaso.it

Inserisci commento

Inserisci il codice

riportato qui a fianco

Questo website utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza d'uso. Proseguendo la navigazione date implicitamente il consenso all'uso dei cookie. close [ informazioni ]