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Brevi note per comprendere la realtà polinesiana

A cura del nostro inviato Michele Salvatore!

L'Hawaikinu

Una corsa che è anche una festa!

Il pareo

L'abito tradizionale delle "vahinè"

L'accoglienza

Mettetevi tra i capelli il bocciolo di Tiare!

L'Heiva

Una ricorrenza importante per tutte le isole

Letteratura polinesiana

Per prepararsi alla partenza

Il tatuaggio marchesiano

Il significato, la leggenda, la tradizione

Il Tamanù

Dono sacro della natura

Le Vahine

La sessualità polinesiana

Il Monoi

Il segreto della pella vellutata dei polinesiani

Perle Nere

Gioielli pregiati

La Vaniglia

Il frutto dell'orchidea

L'Heiva

di Michele Salvatore

 

Un po' di storia

 

I primi visitatori di Tahiti, parliamo della fine del diciottesimo secolo, associavano il termine Heiva ad un gruppo di musicisti che andavano di casa in casa a prodursi in un piccolo spettacolo con tamburi, flauti e canzoni. Erano sempre ben accolti e venivano poi ricompensati con doni: era un’occasione nella quale le case si riempivano di gente festosa. Heiva evoca anche una manifestazione molto apprezzata che rassemblava tutto il villaggio.

Gli Arioi, un gruppo che adorava il dio Oro (che non c’entra niente con il metallo prezioso) erano gli organizzatori di queste manifestazioni nella quali si assisteva a pantomine, stornelli, discorsi in prosa e danze; danze femminili in particolare ove il gesto delle mani, delle dita, e dei piedi, avevano una grande importanza.

Il Re Pomare nel 1819, dopo essersi convertito alla religione degli occidentali, proibì queste feste ed in particolare le danze che i missionari trovavano “indecenti”. Solo nel 1895 le danze cominciarono a riapparire in occasione della cerimonia associata alla festa nazionale francese del 14 luglio: il Tiurai (traduzione di Luglio in polinesiano). Non assomigliavano molto alle danze tradizionali: uomini e donne erano vestiti fino alle caviglie per non irritare la “sensibilità” dei missionari .

Bisogna attendere il 1956 per rivedere le danze tahitiane restituite alla loro reputazione, e questo grazie ad una direttrice di scuola, Madeleine Moua , che crea un gruppo di danza denominato appunto Heiva.

Nel 1984 la Polinesia ottiene lo statuto di autonomia interna e per commemorare questo giorno, il 29 Giugno, riappare la festa dell’Heiva con i connotati odierni.

 

L’Heiva oggi

 

Ufficialmente inizia il 29 giugno e si conclude il 14 Luglio ma normalmente inizia qualche giorno prima e si conclude qualche giorno dopo: dipende dai programmi stilati da ciascuna isola.

Non è una festa per i turisti, tutt’altro: è un’occasione di festa di ogni singolo distretto, comune, isola, arcipelago. E’ forse l’unica occasione insieme alle elezioni politiche dove tutta la popolazione dei 5 arcipelaghi è chiamata a partecipare! Da ogni comune o capo-distretto vengono indette delle gare dove i partecipanti sono gruppi di residenti dei vari quartieri, quindi non è una gara tra isole. Ogni isola ha il suo Heiva. Dove per ragioni geografiche e di densità abitativa non è possibile organizzarla allora si raggruppano più comuni o distretti.

 

In cosa consistono queste gare?

 

Ci sono gare di Portatori di frutta, sia maschili che femminili. Gare di lancio del giavellotto con una noce di cocco posta in cima ad un’asta alta anche 15 metri. Gara di sollevamento peso (pietra ) dove bisogna sollevare da terra una pietra tondeggiante e quindi non facilmente tenibile fino al petto. L’entusiasmante gara di Va'a (la canoa polinesiana a bilanciere) su percorsi sia in laguna che in mare aperto. Gare di abilità di tressage con fibre naturali quali le foglie di palma da cocco o foglie di Pandano. Gare di composizione utilizzando solo fiori, foglie e frutta. Gare di Himenè (canti tipici polinesiani fatti in coro e quasi sempre senza strumenti musicali).

Ma la gara certamente più seguita ed attesa è quella delle danze. Le coreografie di questi gruppi di danza sono basate sempre su temi della mitologia e delle leggende. Oggi si contano per decine i gruppi di danza “famosi“ e di certo quello più conosciuto internazionalmente è Le Grand Ballet de Tahiti che fa delle tournèe in giro per il mondo. Oggi la danza polinesiana o ‘ori tahiti è composta da due forme principali:

L'Otea: danza rapida e cadenzata dalle percussioni che mette l’accento sui movimenti delle anche delle vahinè (ragazze) e le gambe del tanè (l’uomo).

L’Aparima: danza che privilegia la gestualità delle mani che mimano le parole dei canti e melodie sostenute dal suono di chitarre e ukulele.

Se il vostro soggiorno in Polinesia è programmato in questo periodo non dimenticate di informarvi sul programma locale dell’Heiva e cogliete al volo questa occasione unica ed indimenticabile .

 

 

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