Il sito navigabile dei Velisti per Caso!
twitter facebook friendfeed flickr youtube scrivi a

velisti tv

> newsletter

> cerca

> credits

iscriviti alla
newsletter


cerca nel sito

Economia del cocco e pesca con il dhoni

15 March 2004 ore 16:00

Della serie "non si vive soltanto di turismo", anche gli abitanti di uno degli arcipelaghi più incantevoli del mondo hanno da lavorare per vivere… e se pensate che il semplice fatto di essere circondati dall'oceano con un clima tra i 28 e i 30°C costanti durante l'anno sia sufficiente per godersela alla grande, sbagliate di grosso! Alle Maldive la terra coltivata è scarsissima e distribuita su molte piccole isole, tanto che quasi tutti gli alimenti devono essere importati. L'unico albero presente è quello della palma da cocco di cui, ovviamente, non si butta via niente...

La polpa viene essiccata per ricavare l'olio con cui si producono sapone, candele, cosmetici e detergenti; le foglie essiccate sono utilizzate per la copertura dei tetti (chiamati macuti), la polpa, i germogli e persino il ciuffo finiscono in cucina come ingredienti principali di piatti crudi e cotti. Insomma, un'agricoltura e un artigianato di tipo decisamente tradizionale e familiare.

 

La principale attività degli uomini è la pesca al tonno: viene utilizzata un'imbarcazione unica nel suo genere (mas dhoni) costruita con uno scafo in legno con poppa e prua coperte da un ponte senza sovrastrutture al cui centro campeggia una grande vasca. 

Vediamo come funziona: si parte al sorgere del sole inseguendo la secca portata dal reef; il tutto avviene in un clima di collaborazione e, potremmo dire adottando uno stile forse un po' imprenditoriale, di grande professionalità. I pescatori più giovani indossano la maschera e si tuffano, trovato il branco gli anziani preparano una rete quadrata dalle fitte trame, mentre il capitano manovra per portare la barca sul posto. Il passaggio successivo è tirare la rete appesantita agli angoli da blocchi di corallo e aprire i rubinetti posti sotto la linea di galleggiamento della barca per riempire la vasca di acqua. A questo punto basta buttare esche vive sulla rete proprio tra il branco di tonni per catturarli, mentre i pescatori preparano le lenze (robuste canne di bambù, formate da un amo senza arpione e con l'uncino quasi aperto in modo che non rimanga piantato nella bocca degli animali). I pescatori maldiviani sono tanto abili in questo tipo di pesca che, con un colpo del polso, riescono a liberare l'amo quando il tonno è ancora in volo verso la barca e ributtare la lenza ancor prima che il questo sia caduto in trappola nella vasca… sembra quasi che gli animali si lancino volontariamente nelle reti se si assiste a distanza alla scena. Alla fine della giornata i pesci-esca rimasti vengono ributtati in mare per ripopolare nuovamente la zona. Una tecnica ingegnosa, ereditata dalla tradizione, ma ancora comunemente praticata. 


Sicuramente deve la sua fortuna al tipo di imbarcazione utilizzata la "Dhoni", progettata espressamente per affrontare sia le acque basse delle lagune che le onde alte del mare aperto grazie a una prua alta e curva. In origine solo da pesca, oggi questo tipo di barca è impiegato anche per i trasporti e per le crociere, adattato all'introduzione del motore.

Ancora oggi però la fabbricazione di una Dhoni è un affare duro: occorrono due o tre mesi e dodici persone per costruirne una di 12 metri… Si tratta di ricavare tavole dal tronco delle palme da cocco (e da cosa altrimenti?!), incastrarle e renderle resistenti ai microrganismi con coperture di grasso e fogli di rame. Come avrete intuito da queste notizie, i nostri invidiatissimi amici maldiviani in realtà devono darsi da fare parecchio per vivere! Che ne dite, a conti fatti è meglio il tran tran "scrivania, pratiche e aria condizionata"?! Ognuno ha la sua risposta…



Silvia Salomoni

Redazione Velistipercaso.it

Inserisci commento

Inserisci il codice

riportato qui a fianco

Questo website utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza d'uso. Proseguendo la navigazione date implicitamente il consenso all'uso dei cookie. close [ informazioni ]