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di Patrizio


Dopo avervi svelato i trucchi fondamentali per capire come affrontare la preparazione del bagaglio, il dondolio notturno e la gestione della cambusa, voglio darvi qualche consiglio su due cose che spesso spaventano i neofiti della barca: la navigazione e il bagno.


Partiamo dalla prima. Quando la barca va a vela, tutto cambia, assolutamente in meglio: l’aria si rinfresca, l’adrenalina scorre, il divertimento è assicurato. Però chi proprio di barca non ne sa nulla (o che ne sa poco, o ne sa di derive e barche piccole) si trova imbarazzato perché non sa cosa fare. Iniziamo da "dove" stare: chi non è in grado di dare una mano si trovi un luogo sicuro dove almeno non sta nei piedi e non corre pericolo. I posti sono due: o dietro al timoniere, ben attaccati alle draglie (cioè ai cavi che tengono l’albero). Oppure seduti nel pozzetto (che non è una fogna, bensì è dove c’è il tavolo con le panche).

Soprattutto ascoltate l’equipaggio, rispettate tutte le precauzioni di sicurezza (se è il caso legatevi) e non turbatevi se il tono con il quale i marinai si rivolgeranno a voi cambia: prima erano tutti gentilissimi e adesso invece vi danno degli ordini perentori… In barca a volte può essere necessario. In ogni caso, non fate come me, che per mesi mi sono limitato a fare il passeggero: voi informatevi su cosa succede, partecipate alle manovre, siate attivi!!! Tra l’altro è l’unico vero rimedio contro... una cosa che non voglio neanche nominare, perché il pensiero non deve nemmeno affacciarsi nella vostra testa... (comincia mal e finisce... in mare).

A questo punto sono pronto a togliervi ogni curiosità sul bagno (se proprio insistete!). Come prima cosa non aspettatevi di trovare una “toilette” superlusso. Sulle barche c'è poco spazio, quindi spesso troverete una versione abbastanza spartana di tutte le cose indispensabili.

Adriatica ha un bagno ogni cabina, con doccia-lavabo-water. In genere funzionano. Dipende anche da voi: gli scarichi di una barca sono molto delicati. Ovviamente non buttate nulla nel water (neanche la carta igienica, che va messa nel cestino), ma state anche molto attenti a capelli e altre cose che potrebbero finire nello scarico della doccia. Lo scarico del water di Adriatica è a prova di velista per caso: in genere nelle barche si pompa dentro e fuori acqua salata. Sulla nostra barca invece c’è un semplice bottone da pigiare: pigiatelo a lungo, più si scarica meglio è. E, in questo modo, non si consuma acqua dolce, perché si pompa da fuori acqua salata. Viceversa sarebbe opportuno risparmiare l'acqua dei rubinetti e delle docce: basta seguire quei consigli ecologici che ci vengono quotidianamente ripetuti dagli apocalittici ecologisti (che hanno in effetti le loro buone ragioni): non lasciate aperto il rubinetto mentre vi lavate i denti o vi insaponate la faccia o le mani ecc ecc. Adriatica si autoproduce l'acqua col desalinatore, però produrla implica ore di generatore.

A proposito di doccia: fate come volete, ma accettate un consiglio: fatela in coperta (non con una coperta addosso, "in coperta" vuole dire fuori, a poppa – poppa vuol dire dietro – dove c’è una magnifica doccetta calda e fredda). Vi divertirete di più, vi asciugate meglio, non spruzzate tutto il bagno rendendolo poco agibile a chi viene dopo di voi, non intasate gli scarichi ecc. ecc...

Un’altra cosa: se qualcuno se lo stesse chiedendo, Adriatica NON ha l'aria condizionata. E’ stata una scelta, fatta quando l’abbiamo costruita e confermata anche durante le passate ristrutturazioni. Non stupitevi, l’aria condizionata in barca ha molte controindicazioni: può far male e soprattutto impone l’accensione dei generatori, che fanno rumore e anche (se si è attraccati al molo) rischiano di fare puzza. In ogni caso le cabine hanno aperture sufficienti a respirare... Comunque di solito si va in barca con climi miti, quindi in caso di caldo feroce potete anche provare a dormire in coperta.

Terminati i consigli, non posso che raccomandarvi di divertirvi: la barca è un gran bel giocattolo! Nel caso di Adriatica in realtà si tratta di un giocattolo piuttosto complicato, dove nella gestione e nelle manovre c'è poco da scherzare (per questo l'abbiamo affidato a solidissimi professionisti), ma per voi può essere pura vacanza. Guardatevi attorno, imparate il più possibile e godetevi la veleggiata!

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