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Canarie, siamo arrivati!

31 March 2006 ore 10:00

Posizione 29°09',510 N 013°54',100 E. Costa occidentale di Fuerteventura.
Vento da Nord Est 13 nodi, mare agitato, in ulteriore calo. Velocità 7 nodi. Rotta 238°. Distanza all'arrivo a Gran Canaria: le 14.00 del 31 marzo.

 

Il vento é sceso. Tutta la giornata di oggi solo una leggera brezza che non ha mai superato i 12 nodi, e per di più di poppa, ci ha spinto con pochissima forza verso Sud Ovest. L'ora di arrivo a Lanzarote, dove avevamo previsto di fare scalo, é slittata di ora in ora, finché ho preso la decisione di saltare questa tappa siccome ci saremmo arrivati di notte. La nostra tabella di marcia ci impone di essere a Gran Canaria entro il pomeriggio di domani. Quindi la sosta a Lanzarote aveva senso solo se ci fossimo giunti oggi nel pomeriggio. Questo avrebbe permesso a tutti di visitare per lo meno la zona di Porto Calero, il solo marina che può accogliere i 4 metri di pescaggio di Adriatica. Una cena in paese e poi all'alba saremmo ripartiti per le ultime 100 miglia di navigazione. Eolo e Nettuno non erano d'accordo. Il vento é sceso e la nostra media di avanzamento pure.

Quindi, per consolarci di questa delusione, ci siamo divertiti a alzare nuove vele, come il CODE ZERO, una grande vela di prua (la parte anteriore della barca) che si usa solo con venti leggeri. Comunque una bella esperienza, visto che pochi dell'equipaggio avevano già manovrato con una simile quantità di tela a riva (cioé: vela il alto all'albero).

Al tramonto un numeroso branco di Delfini ci ha fatto visita, esibendosi in salti spettacolari che il nostro operatore é riuscito fortunosamente a riprendere. E' stata una bellissima sorpresa, proprio mentre ci accingevamo a festeggiare la terra che spuntava all'orizzonte con una bottiglia di champagne ben fresco, salamino e formaggio (aperitivo da veri italiani!).

L'acqua dell'oceano inizia a prendere la colorazione blu intensa delle regioni tropicali. La sua temperatura sale, e con essa la quantità di pesci, tartarughe, delfini e uccelli che la frequentano. Di notte, con il buio totale dovuto all'assenza di luna, la scia fosforescente del plancton mosso dallo scafo di Adriatica che scivola sull'acqua sembra la continuazione della via lattea, luminosa come solo in luglio la si vede in Mediterraneo.

Domani i saluti, e l'imbarco del nuovo terzo turno, ma per questa sera ancora festa a bordo, con tutti allegri per la bellezza della nostra traversata Gibilterra-Canarie. In questo momento, mentre il turno di Rino é di guardia al timone, gli altri si scambiano le foto caricandole e scaricandole dalle rispettive macchine fotografiche e scegliendole al computer.

E la navigazione continua...

 

Filippo e il suo equipaggio

 

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