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Adriatica al seguito della Route du Jasmin

6 August 2009 ore 15:00

di Antonio Barone.


Mentre su La Caletta calano le prime ombre della sera i partecipanti alla Route du Jasmin si preparano alla partenza per la Sicilia. Ma si, sono già arrivati in Sardegna e si preparano per fare rotta sempre più a sud! Infatti, il 1° agosto c’è stato il raduno dei partecipanti sulle banchine di La Seyne-sur-Mer, oltre 60 barche a vela dai 10 ai 16 metri schierate sui due lati del grande molo dedicato alla manifestazione, tante lingue, tante persone di 7 Paesi che si preparano alla grande sfida. Sul più bello arriva Adriatica, detta La Rossa dei Mari, e viene collocata in testa al molo per essere ammirata da tutti, accolta dagli organizzatori della Route du Jasmin, in testa il patron della manifestazione Jo Minniti, e dallo staff della Rotta dei Fenici (Antonio, Ivette e Irene) pronti a prendere posto a bordo. Subito dopo le presentazioni con l’equipaggio Mattia, Carlotta e Giovanni.

E già poche ore dopo il gruppo così completato si cimentava nelle difficili operazioni del grande buffet di benvenuto, distinguendosi nelle categorie velocità a prendere la paella, il dolce e degustazione dei vini rosè. Rossi e bianchi di Provenza. Dopo una notte ristoratrice al mattino il briefing con tutti gli skipper, bagnati da un improvviso acquazzone portafortuna messo a disposizione dei regatanti dagli organizzatori. Alle 12 tutte le barche lasciano il molo francese per radunarsi nella Rada di Tolone e dove Napoleone si conquistò i gradi, Adriatica si conquistava una posizione in prima fila per vedere la partenza: che spettacolo! Immaginate tutta la rada coperta di vele multicolori, voci in lingue diverse (anche qualche parolaccia).

E mentre le barche si districavano in un minipercorso sottocosta prima di lanciarsi nel Grand Bleu, Adriatica prima provvedeva alle necessità del pranzo (l’equipaggio è molto professionale) e poi, lemme lemme, si metteva in testa a far da guida alla flottiglia e si dirigeva verso il Mar di Corsica. Considerate le ristrettezze economiche del periodo l’equipaggio è stato chiamato immediatamente a contribuire alla fornitura di cibo fresco e viene subito messa in acqua una lenza. Battesimo del mare per Ivette e Irene, che ne approfittano per battere tutti i record di sonno in lungo. E quando già si pensava di ritirare la lenza e provvedere alla cena (mai pronunciare la parola panini a bordo di Adriatica) il mare ha deciso di aiutare i nostri eroi donando un optional di cui si allega foto.

Sullo sfondo nel tramonto tutte le barche sembravano applaudire la perizia di Mattia, Carlotta e Giovanni a tirare su la pesante preda, un tripudio. Dopo la notte trascorsa con Adriatica in testa alla flottiglia delle barche a vela della Route, il giorno si attraversano le Bocche di Bonifacio e costeggiando le splendide isole tra Sardegna e Corsica incrociando, tra l’altro, Rainbow Warrior, la barca di GreenPeace. Nel pomeriggio l’arrivo a La Caletta, ospiti del Club Nautico, pronti a dare il benvenuto agli equipaggi anch'essi in arrivo. Tra le bandiere al vento dell’organizzazione dell’evento c’è anche quella di Legambiente perchè l’anno scorso (2008) Route du Jasmin e Rotta dei Fenici si sono gemellati con Goletta Verde. Anche quest’anno le due iniziative sono riuscite ad incrociarsi nei mari della Sardegna. Dalla rada di Tharros al porto di La Caletta è stato ribadito il comune interesse per il rispetto del Mediterraneo sia dal punto di vista ambientale che culturale. In un ideale abbraccio tra le due attività quest’anno è toccato ad Adriatica, come barca ambasciatrice della Rotta dei Fenici incrociare le vele con Cattolica.

Dopo un paio di giorni (avremo tempo di deliziarci con i succulenti prodotti sardi) si riprenderà il mare verso sud, verso la Sicilia. Appena dopo Capo San Vito il Golfo di Castellammare ci attende con le sue bellezze e le sue atmosfere (Scopello, il Parco dello Zingaro e poi Segesta ed Erice). Anche qui contiamo di degustare le delizie locali della cucina siciliana. L’11 si riparte per l’Africa! Hammamet in Tunisia. Indovinate dove attraccheremo?

A Port Yasmine, un grandissimi e nuovissimo “port de pleasance”. Cartagine e Utica sono in luoghi spettacolari, Sidi Bou Said lo visiteremo perché merita una foto e poi cous cous e brik per tutti. Desideriamo menzionare che a bordo di Adriatica la cambusa è stata offerta dal territorio di Castelvetrano, in Sicilia, che ci ha riforniti in particolare di olio della Nocellara del Belice (mica uno qualsiasi), del Pane Nero di Castelvetrano (che delizia!), della Vastedda del Belìce (un formaggio a pasta filata squisito) , delle Sardine di Selinunte (Omega 3 allo stato puro). Avremo sempre Castelvetrano nel cuore, anzi in bocca. E poi c’è il vino della Orestiadi dai nomi importanti: Egisto, Clitemnestra Cassandra, Agamennone. Presi da impeto classicheggiante a bordo abbiamo scoperto che basta aprire una di queste bottiglie per capire meglio il personaggio, per comprenderlo nelle sue intime aspirazioni e declamare in perfetto greco classico i brani di cui sono protagonisti: provare per credere. Ma vi racconteremo tutto strada, anzi, rotta facendo. Intanto noi ripassiamo qualche altro personaggio.

Antonio Barone

La Rotta dei Fenici

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