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Niky Frascisco è un bambino di 11 anni che, a causa di una particolare forma di asma bronchiale congenita, ha difficoltà a vivere una vita sana sulla terraferma, traendo invece particolare beneficio dal vivere sul mare: l’aria di mare allevia infatti le sue sofferenze molto più delle massicce cure farmacologiche alle quali sarebbe altrimenti costretto. L'avventura di questo coraggioso ragazzino ha inizio quando i suoi genitori, Paola Giacotto e Paolo Frascisco, hanno deciso di lasciare Bellinzago Novarese, in provincia di Novara, per andare vivere in mezzo al mare e garantire, così, una vita serena al figlio. Per fare ciò, entrambi appasionati di mare e di vela, hanno costruito loro stessi nel giardino di casa una goletta, l’hanno poi trascinata al mare lungo il Po in secca e ci sono andati ad abitare, lasciando tutto quello che possedevano sulla terra ferma.

 

Il Walkirye, questo il nome della barca, 26 mt per 45 tonellate di peso, è forse la più grande autocostruzione italiana e probabilmente l'unica totalmente realizzata in acciaio inossidabile. Per la famiglia Francisco è molto di più: è la loro casa itinerante da ormai cinque anni. Durante l'anno Niky e la sua famiglia si spostano lungo vari porti italiani, mentre in estate, di solito, li si può trovare ormeggiati alle Eolie, dove organizzano micro-crociere per autofinanziare l'Associazione Walkirye Adventures. Paolo e Paola sono promotori del progetto "Una scuola per Niky" (in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, Telecom Progetto Italia, Telespazio, Aethra e Guardia di Finanza), volto a garantire a Niky l’accesso alla scuola e un'istruzione completa pur continuando a vivere sul mare. Grazie ad un sistema innovativo di educazione scolastica e di integrazione a distanza (in videoconferenza satellitare), Niky frequenta regolarmente la IV G dell'Istituto "Francesco Riso" di Mondello, vicino Palermo.

Grati di questa possibilità riservata al loro figlio, i genitori di Niky hanno deciso di navigare nel Mediterraneo come portavoce del diritto all'istruzione per tutti i bambini e le bambine del Mediterraneo. Nei principali porti che toccano animano degli incontri realizzati in collaborazione con il Ministero Affari Esteri, le Ambasciate italiane e straniere e gli Uffici UNICEF del Mediterraneo. L’obiettivo principale è creare, proprio attraverso la struttura satellitare e il sistema di videoconferenza della goletta Walkirye, un ponte virtuale tra i ragazzi delle scuole italiane e i ragazzi delle scuole dei Paesi del Mediterraneo, che potranno conoscersi, scambiarsi idee, opinioni, suggerimenti. La goletta, partita da Palermo nell’autunno 2006 ha in programma di costeggiare i paesi del Nord Africa (Tunisia, Libia, Egitto), i paesi medio orientali che si affacciano sul Mediterraneo (Israele, Libano, Siria) per poi risalire lungo il Mar Egeo e l’Adriatico di Levante (Turchia, Cipro, Grecia, Albania, Serbia Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia), toccando in totale almeno 184 porti.

Sono prevvisti anche dei temporanei ritorni in Italia per organizzare incontri nei porti della nostra penisola, allo scopo di condividere immediatamente con le scuole italiane le informazioni ed il materiale raccolto. Questo consentirà, tra l’altro, di tenere sempre vivo l’interesse dei media e quindi della gente. Il mese scorso la goletta Walkirye è giunta nel porto di Salerno. Per l’occasione Massimo Cariello (Assessore alle politiche del lavoro e giovanili della Provincia di Salerno) e Sabatino Giordano (Presidente di Oltre le Barriere) hanno incontrato e offerto alla famiglia Francisco un fattivo contributo a sostegno del loro viaggio di solidarietà e speranza nel Mar Mediterraneo. Oltre le Barriere è una vecchia conoscenza di Velisti per Caso: si tratta di un’associazione che ha da sempre l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della vela nello sviluppo della personalità e dei rapporti sociali, promuovendo l'avvicinamento di persone diversamente abili al mare per alleviarne il disagio psicologico e favorirne il recupero fisico. Sabatino Giordano, in qualità di Presidente dell’associazione, si è detto molto lusingato dall’incontro avuto con la famiglia Frascisco, che ha coraggiosamente scelto il mare come dimensione di vita e di benessere per la salute del figlio Niky, abbandonando la terraferma per un progetto ben più nobile di sopravvivenza e solidarietà.

 

Per Niky il 17/09/2007 è stato il primo giorno di scuola media, un evento forse banale per alcuni studenti, ma non per la sua famiglia. Un evento che si è tenuto in un luogo senza nome, indicabile solo grazie a tre dati: ore 11.00, Latitudine 35°50',7 nord, Longitudine 14°06',2 est. Dimostrazione lampante che le nuove tecnologie sono applicabili nei campi più disparati, anche i più complessi, come istruire ed integrare un bambino che in quell’istante si trova in mezzo al mare.

 

Giuditta Zuddas

Redazione Velistipercaso.it

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